Opposizione e Alternativa

Inizieremo in Aula le votazioni su alcuni dei provvedimenti più terribili di questo Governo, il decreto “sicurezza-bis” alla Camera e il “decreto Pillon” al Senato, e vedremo che fine farà la discussione sulla vicenda delle autonomie su cui si sta consumando uno scontro interno alla maggioranza e al Governo a base di provocazioni, ultimatum e insulti. Cosa ne discenderà sotto il profilo istituzionale è difficile dirlo: assistiamo ormai da mesi a un balletto imbarazzante che vede i due vicepremier litigare e lanciarsi offese a distanza, restando però ben ancorati al potere e alle poltrone. Ma certamente è ormai evidente che questo esperimento di governo è fallito miseramente e sarebbe bene per l’Italia e gli italiani che chi di dovere ne traesse al più presto le conseguenze. A dirlo sono i dati economici – la cassa integrazione che è tornata ad esplodere +98% nell’ultimo mese, i dati del fatturato del commercio in crollo, le centinaia di crisi aziendali aperte e non gestite dal Ministro competente – che purtroppo presto presenteranno il conto amaro agli italiani; la paralisi in cui galleggia ormai da mesi l’esecutivo e di conseguenza il Parlamento è ancora più grave se paragonata ad una situazione che si sta sempre più deteriorando sotto il profilo economico e sociale. Tutte le energie dei due leader di maggioranza sono indirizzate ad aizzare la rabbia delle persone anziché a risolvere i loro problemi: dalla presunta emergenza migranti alla schifosa propaganda fatta da Di Maio sul caso dei bambini di Bibbiano (di cui risponderà in Tribunale per le offese infamanti e false rivolte alla comunità del PD) servono solo a distogliere l’attenzione dalle questioni davvero importanti: l’economia che è ferma, le loro politiche fallimentari sul lavoro, l’Italia che rischia di essere sempre più isolata e strumentale ai disegni di una potenza straniera, la Russia, che scommette sulla morte dell’Europa.
Si apre per noi una settimana molto impegnativa sul fronte della battaglia parlamentare di opposizione, l’ha ricordato il Segretario nazionale Zingaretti: “tutti attenti a non distrarci”. A non distrarci dal lavoro durissimo e senza sconti di opposizione a cui siamo chiamati e a non rallentare in nessun modo l’azione di costruzione di un’alternativa che passa dal lavoro che abbiamo avviato con la Costituente delle Idee. Lavoro, istruzione, ambiente e sostenibilità: queste sono le priorità della nostra proposta su cui chiedere a tutti di darci una mano per definire un’alternativa chiara a questo Governo fallimentare. Senza rinunciare alla difesa dei nostri valori, senza arretrare di un millimetro dalla resistenza a chi con la propaganda diffonde solo odio non solo contro di noi ma dentro alla società. E senza paura a ricominciare a ragionare tra noi su come indebolire e sconfiggere questa innaturale alleanza che oggi ci governa e che sta facendo male all’Italia, evitando le caricature tra di noi e magari iniziando a praticare un po’ di sana coerenza nel nostro stare insieme dentro ad una comunità politica. Noi siamo quelli che fanno la guerra alle fake-news? Bene, e allora smettiamo di raccontare che l’annullamento del Congresso regionale in Sicilia da parte della Commissione nazionale di Garanzia per gravi irregolarità (ad esempio non aver mai fatto votare gli iscritti, tra le altre cose) è colpa del “Pd nazionale che sfiducia Faraone e non Salvini” o una vendetta “degli zingarettiani contro i renziani”. Non si è credibili se i metodi e gli atteggiamenti che critichiamo nei nostri avversari sono gli stessi che qualcuno pensa di poter applicare tra noi. Se mentre facciamo dura opposizione al Governo che definiamo il peggiore della storia repubblicana qualcuno si occupa di scatenare una guerriglia organizzata a colpi di #senzadime e insulti sui social contro chi, chiarendo in anticipo che il tema NON è fare un Governo con i grillini, pone la questione della necessità di provocare una rottura dell’alleanza Lega-5Stelle e rivendica l’esigenza di ricostruire un campo di centrosinistra che stia insieme sulla base di valori condivisi per contrastare la destra. Si può dissentire e criticare, magari contrapponendo un ragionamento invece che uno slogan. Ma a mio modesto parere resta il fatto che non esiste ragione d’essere per una forza politica come il PD che non sia quella di affiancare alla dura, durissima opposizione la ricerca testarda di ogni strada possibile per cambiare lo stato delle condizioni politiche attuali.
Domani la Segreteria nazionale incontrerà i segretari regionali e quelli metropolitani per costruire e rafforzare insieme a loro, sui territori, la nostra iniziativa su economia, lavoro, ambiente, infrastrutture, scuola, immigrazione. Venerdì la Direzione nazionale sarà convocata per mobilitare tutto il Partito su questi obiettivi, discutendo e confrontandoci certo, ma tenendo sempre a mente che il nostro interesse primario sta fuori di noi, in un paese arrabbiato e accecato da chi gli racconta una realtà che non c’è e un paese che soffre e che combatte. Tocca a noi farcene carico, lavorando insieme, con intelligenza, umiltà e coraggio.
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