Il governo riconosca il regime fiscale degli enti senza fini di lucro

Questi enti sono Persone giuridiche di diritto privato senza scopo di lucro, spesso fondazioni, e lo sono diventate in funzione del D.lgs 207 del 2001 che riordinava il settore. Solo otto ex Ipab in Lombardia hanno scelto di diventare ASP.
Per tutte le altre, a partire dal 2011, in seguito a piccole modifiche strutturali, l’Agenzia delle Entrate ha iniziato a emettere contestazioni della classificazione catastale, da B/1 o B/2, relativa a “ospizi” o “case di cura e ospedali senza scopo di lucro”, a D/4, relativa a “case di cura e ospedali aventi fini di lucro”.
Per tutte le altre, a partire dal 2011, in seguito a piccole modifiche strutturali, l’Agenzia delle Entrate ha iniziato a emettere contestazioni della classificazione catastale, da B/1 o B/2, relativa a “ospizi” o “case di cura e ospedali senza scopo di lucro”, a D/4, relativa a “case di cura e ospedali aventi fini di lucro”.
Per queste realtà, che pagano l’IRES in relazione alla rendita catastale degli immobili, ha significato aumentare le tasse dovute fino a dieci volte. Ne sono seguiti ricorsi, con risultati alterni, ma una pronuncia della Cassazione del 5 luglio 2018 ha dato ragione all’Agenzia delle Entrate, aumentando la confusione e la preoccupazione degli operatori del settore.
La risoluzione chiede che la Regione si attivi presso il governo perché dia un’interpretazione autentica che vada in favore del riconoscimento a queste realtà del regime fiscale riconosciuto agli enti assistenziali senza fini di lucro, uniformandole alle realtà simili, come le ASP.
Il Pd, con il capodelegazione in commissione sanità Gian Antonio Girelli e il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti, sottolinea l’importanza di trovare presto una soluzione: “Non è più tollerabile – dichiarano gli esponenti democratici – che enti e fondazioni senza scopo di lucro, con attività sociosanitarie oggi fondamentali per anziani e disabili, debbano ogni volta procedere con i ricorsi per vedersi riconosciuta la pubblica utilità del loro servizio. Regione Lombardia si faccia sentire a Roma insieme alle altre Regioni affinché venga riconosciuto il giusto regime fiscale, e il Governo gialloverde la smetta di mettere in difficoltà il Terzo Settore”.
Per seguire l'attività di Carlo Borghetti: sito web - pagina facebook