Un salario minimo europeo

"Non ho la tessera del Pd", precisa in un'intervista alla Stampa. Ma aggiunge: "Ho apprezzato l'apertura e la voglia d'unità di Zingaretti, un desiderio che non ho visto in chi guidava il partito prima di lui". Tempi maturi, dunque. Anche per una «nuova primavera», dopo quella che nel 201110 portò a guidare Milano. "Serve un salario minimo europeo pari al 60% dello stipendio medio di ogni Stato. Un'aliquota minima del 18% di tassazione per le multinazionali, anche del digitale. E poi una direttiva che azzeri le differenze di salario tra uomini e donne", dice Pisapia.
Che critica anche il presidente Macron: "Non si capisce se vuole più Europa in Francia o più Francia in Europa, cioè se vuole comandare o invece impegnarsi con gli altri Stati per un vero cambiamento".