Batteremo Salvini politicamente ma la magistratura deve procedere sul caso Diciotti
Altri in questi giorni e in questa lunga discussione hanno meglio di me illustrato le ragioni giuridiche e regolamentari per cui voteremo a favore dell'autorizzazione a procedere. Mi limito a richiamare su questo l'intervento recente del presidente del Consiglio Conte, il quale ieri, sulla questione dell'immigrazione, ha detto due cose molto semplici, che condivido: la questione migratoria deve essere affrontata non considerandola un'emergenza e ponendosi l'obiettivo di governare il fenomeno delle migrazioni.
Devo dire che, se questa è la linea del Governo, sul caso Diciotti e su molte altre vicende, non ultima quella di ieri, si è fatto il contrario. Non può essere certo definita un'emergenza la presenza di una nave di organizzazioni non governative con a bordo 177 persone, 177 disperati, tra cui donne e minori. Non può essere certo considerato un atto di governo dell'immigrazione pensare che si possa affrontare questo tema prendendo in ostaggio migranti salvati da organizzazioni non governative, lasciandoli in mare per poter condizionare l'Europa.
Signor Ministro, so che non dovrei rivolgermi direttamente a lei, ma approfitto. Ho l'impressione che lei, più che governare l'immaginazione, la stia usando per ragioni politiche. Lei ha montato, in questi mesi, un vero e proprio Truman show, in cui lei assegna le parti. Ci sono le ONG, che improvvisamente, da organizzazioni che aiutano a evitare le morti in mare, sono diventate i nemici da combattere; improvvisamente i migranti e i disperati 177 sulla Diciotti e 49 ieri, che vengono salvati in mare diventano il nemico per la sicurezza di questo Paese.
Poi in questo Truman show lei assume diversi ruoli: il Ministro degli esteri, il Ministro dei trasporti, il procuratore della Repubblica e, come ho visto stamattina, anche il magistrato giudicante, perché ha già deciso che bisogna mettere in carcere gli esponenti delle ONG, che ieri hanno salvato 50 persone. È un grande Truman show, in cui inventa anche un po' i dati: tutte le organizzazioni dicono che dall'inizio dell'anno sono morte in mare 150 persone e lei, nei dati del Ministero, ne richiama una sola e poi ne nasconde altre, ma ora ci arrivo.
Il tutto perché lei, signor Ministro, vuole usare il tema politicamente, per fare propaganda e per presentarsi come l'uomo dei porti chiusi, capace di illudere gli italiani che sta cancellando un fenomeno epocale, come quello dell'immigrazione. Lo sta facendo mostrando la faccia feroce e la faccia cattiva, trattando male un po' di disperati per disincentivare gli sbarchi di persone, che attraversano deserti e si mettono in mare rischiando la vita. Se però mostriamo la faccia cattiva - così mi è stato spiegato, quando abbiamo discusso il decreto sicurezza - non partono più. Questo però non sta succedendo e lei, signor Ministro, sta illudendo i cittadini, perché nasconde la realtà, che invece dovrebbe affrontare, se vuol fare il Ministro dell'interno. Se vuole fare l'interesse preminente del Paese, deve affrontare la realtà.
È vero: non c'è nessuna emergenza dalla Libia. Non sono però le organizzazioni non governative il problema. Signor Ministro, lei deve occuparsi di quello che sta succedendo in Slovenia, da cui stanno entrando in Italia migliaia di immigrati irregolari e deve occuparsi di quello che sta succedendo in Tunisia. L'altro giorno, in Commissione parlamentare antimafia, il rappresentante della procura di Palermo ci ha detto che in un anno sono sbarcate, con piccole barchette a vela, governate da organizzazioni italiane e straniere, 7.000 persone, con 200 sbarchi e questi sono solo i dati che sono arrivati sul tavolo delle Procure. Signor Ministro, nei dati del Viminale non li conta, ma ci sono e sono più pericolosi degli altri, perché non si sa chi sono. Essi entrano di nascosto, in mano ad organizzazioni anche italiane, che li portano a destinazione. Quando il Ministro dell'interno comincerà a spiegare che questo è il problema? Quando il Ministro dell'interno, invece di prendersela con i poveracci della Diciotti o della barca di ieri o con le ONG, comincerà ad alzare un allarme e metterà in campo interventi? Parliamo infatti di migliaia di fantasmi e del traffico di uomini e forse non solo di uomini, ma non lo fa. Certamente è più difficile affrontare questa cosa, spettacolarizzarla e fare propaganda, ma non si può far finta di niente.
So che dire queste cose, signor Ministro, rischia di distruggere la sua immagine di uomo forte e coraggioso, che ha blindato le frontiere. È facile accanirsi su qualche disperato, ma è più difficile mettere in sicurezza il Paese, che ha 4.000 chilometri di coste, in cui si sbarca a Marsala, a Lampedusa o a Trapani. Cosa state facendo? Nulla. Nascondete questi dati: ho visto proprio ieri i dati del Ministero e c'è scritto che sono entrati in 6.000, ma 7.000 sono entrati solo con gli sbarchi fantasma e dunque non è così.
Signor Ministro, noi vogliamo provare - e la batteremo politicamente - ma pensiamo che sia la magistratura a dover decidere su questa vicenda. Non si sottragga. Deve essere la magistratura a decidere, ministro Salvini, non si nasconda dietro il motto «Il popolo sta con me», perché io conosco un popolo che con lei non è d'accordo. Noi pensiamo che non possano essere le 200.000 persone che hanno manifestato a Milano a decidere se le sue azioni sono state legali o illegali, in quanto ciò spetta ai magistrati. Pertanto, non si sottragga, si faccia giudicare dai magistrati e verifichiamo se sono stati commessi o no reati in quella vicenda.
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