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Proteggere i direttori dei musei da pressioni politiche

Scritto da Dario Franceschini.

Dario Franceschini Appello dell'ex ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, al suo successore Alberto Bonisoli affinché i direttori dei musei vengano sottratti alle ingerenze politiche e perché la decisione sull'eventuale riconferma venga decisa per il merito e non sulla base di chi li ha nominati. "Il ministero deve difendere i direttori da pressioni esterne, deve tenerli protetti", ha affermato Franceschini in un'intervista a Repubblica, spiegando di aver notato "qualche segnale di allarme". "Non lo dico per difendere la mia riforma. Ma perché prima avevamo i musei più antiquati del mondo", ha sottolineato Franceschini, "abbiamo appena iniziato ad avviarci verso standard internazionali. Come il Louvre, i musei devono autonomamente occuparsi di tutela e valorizzazione. In Italia siamo solo agli inizi: non si può uccidere il bambino nella culla. Perché dobbiamo ripiombare nell'ideologia?".
In particolare l'ex ministro ha lamentato il fatto che l'attuale governo ha separato il turismo dalla cultura: "Abbiamo impiegato anni per integrarli. Tutto è stato cancellato per un capriccio del ministro dell'Agricoltura che ha rivendicato il turismo. Se Centinaio fosse stato messo a capo della Difesa che cosa sarebbe successo? In Italia dividere beni culturali e turismo è un assurdo". Quanto alla riconferma dei direttori nell'incarico, Franceschini ha auspicato che venga fatto "un ragionamento di merito, che vengano valutati per i risultati ottenuti, che sono sotto gli occhi di tutti". "C'è già una norma perché possano essere riconfermati, quattro anni sono pochi", ha osservato l'ex ministro.

Intervista di Repubblica a Franceschini (file PDF)»»