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Sulla legittima difesa

Scritto da Alan Ferrari.

Alan Ferrari
Intervento in Senato durante la discussione della legge sulla legittima difesa.

Signor Presidente, intervengo su un emendamento a firma di senatori del Partito Democratico anche per precisare un punto che questo partito vuole lasciare agli atti di quest'Assemblea. Da questo punto di vista io ringrazio il senatore Airola, il cui precedente intervento mi dà questa opportunità.
Signor Presidente, noi voteremo a favore, dopo aver evidenziato che la vera discriminante era proprio l'articolo 1, cioè il cuore di questo provvedimento. E lo faremo perché riteniamo che l'assunzione del concetto di turbamento sia una assunzione corretta.
È paradigmatico del nostro atteggiamento anche questo emendamento, che va nella direzione di aggiustare e migliorare ulteriormente questa definizione.
Ma intervengo qui proprio anche per dire che c'è differenza tra un atteggiamento e un altro atteggiamento. C'è chi si pone in questa Aula l'obiettivo di migliorare le cose; e c'è invece chi si pone in l'obiettivo di produrre e di promuovere una distrazione di massa. Per quale motivo si utilizza in questo modo strumentale il tema della legittima difesa? Per distrarre da cosa? Il senatore Airola, quindi, mi dà l'opportunità di chiarirlo perché il comparto sicurezza, dal 2013 al 2018, ha goduto di più investimenti per una cifra pari a sette miliardi di euro!
Sette miliardi di euro che i Governi targati Partito Democratico hanno messo su un comparto sul quale, nei tre anni precedenti, erano stati tagliati: ben tre miliardi! Al punto che risale al luglio del 2011 una lettera indirizzata al ministro Tremonti da parte del ministro dell'interno Maroni, nella quale il Ministro dell'interno chiedeva con urgenza che si reintegrasse almeno un miliardo. Questo proprio perché (ed è stato certificato dal ministro Giarda appena dopo) quel comparto (quello sicurezza, che dovrebbe essere il cuore del vostro atteggiamento onesto e intellettuale, che è quello di aiutare i cittadini in difficoltà anche su questo tema) in realtà era stato il comparto dello Stato più tagliato dai bilanci di quegli anni!
Quindi, mettiamo in chiaro che il Partito Democratico sette miliardi in questi anni li ha messi ed era un modo per affrontare anche l'urgenza e la percezione di sicurezza che oggi vive nei cittadini italiani. Voi avete fatto il contrario. Vedremo - ma ho dei dubbi, e mi pare che essi siano confermati tutti i giorni dai giornali - se nella legge di bilancio vorrete fare davvero investimenti diretti al cuore di questo tema, cioè l'aiuto alla sicurezza dei cittadini italiani!
Signor Presidente, senza fare polemica, penso però sia corretto pretendere con determinazione che il comportamento della Presidenza si attenga esattamente alle prerogative della stessa. Personalmente ho avuto modo, qualche mese fa, di sottolineare che un intervento della presidente Alberti Casellati su una nostra richiesta di voto segreto, in particolare dando una propria interpretazione di opportunità politica su quel voto, non apparteneva alle prerogative del Presidente.
Oggi, poco fa, mentre il Sottosegretario ricordava le vittime legate a fatti connessi alla normativa sulla legittima difesa, lei si è permessa di dire che non erano opportune le nostre rimostranze, perché in quel momento si stavano ricordando le vittime.
Lasciamo agli atti che c'è pieno rispetto per quelle vittime e massima vicinanza per le famiglie di quelle vittime della parte del Partito Democratico, ma ancora una volta il ruolo del Presidente assume quasi una funzione moralizzatrice rispetto al comportamento dei senatori del Partito Democratico. Voglio che rimanga agli atti che il Presidente ha delle prerogative che deve rispettare e non deve entrare nel merito a giudicare sul piano morale il comportamento dei senatori del Partito Democratico.