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La riapertura dei navigli

Scritto da La Repubblica.

Milano
Articolo di Repubblica.

"Dal dibattito pubblico sulla riapertura dei Navigli si è capito che i milanesi sono fondamentalmente favorevoli a questo progetto. Poi, le osservazioni sono varie". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha sintetizzato i risultati della consultazione pubblica promossa durante l'estate dal Comune per confrontarsi con i cittadini sulla possibilità di riaprire gli storici canali d'acqua milanesi. "Ora, io voglio riflettere con la mia giunta", ha aggiunto, "la mia opinione è che bisogna avere una visione di lungo termine di completamento dell'opera". Il progetto del Comune infatti prevede un primo passo, con la riapertura di una parte dei canali.
La relazione conclusiva presentata in commissione Mobilità-Partecipazione di Palazzo Marino dal coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon lascia più di un dubbio. "Il dibattito pubblico", si legge nel documento di 53 pagine, "ha fatto emergere posizioni contrastanti sulle ragioni e le finalità dell’opera". Dibattito che, numeri alla mano, non ha coinvolto molti cittadini : "In realtà tra presenza fisica e l'attenzione online i numeri non sono così negativi", ha risposto Sala. "D'altro canto resto dell'idea che sia meglio una partecipazione e inferiore ma convinta che dibatte, piuttosto che mettere una 'x' su un referendum". Ai cinque incontri pubblici - organizzati questa estate, tra il 19 giugno e il 24 luglio, nelle zone cittadine interessate dalle cinque tratte del progetto - hanno partecipato 820 persone; 219 sono le mail inviate da cittadini o associazioni per presentare domande, osservazioni o proposte.
Oltre ai cittadini le organizzazioni tra cui associazioni di categoria, ambientaliste, associazioni e comitati locali di quartiere, che hanno pubblicato sul sito del progetto 44 "Quaderni degli attori" in cui hanno riportato le proposte, dubbi o suggerimenti. Le maggiori preoccupazioni sollevate dai cittadini riguardano il possibile impatto negativo sulla mobilità delle aree interessate, sia pubblica (a preoccupare, ad esempio, è la soppressione della linea 94) che privata: se per qualcuno la riapertura è occasione per ripensare il sistema della mobilità locale, incentrandolo su mobilità 'lenta' come quella ciclabile e pedonale, per altri il progetto porterebbe invece ricadute negative come la riduzione delle carreggiate, l'eliminazione di parcheggi, maggiori difficoltà di accesso ai passi carrai e agli esercizi commerciali.
Contrari i 5 Stelle, che chiedono un referendum, mentre Forza Italia parla di un progetto che "fa acqua da tutte le parti". "Il Comune si prenderà un mese per prendere atto e valutare tutte le osservazioni raccolte", ha chiuso Sala.