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Post-Expo green

Scritto da La Repubblica.

Post Expo
Articolo pubblicato da Repubblica.

Una “ricucitura urbana” a misura di cittadino tecnologicamente avanzata, strutturalmente polifunzionale e energeticamente efficiente. È questa la seconda vita immaginata per l’area dell’Expo 2015 di Milano contenuta nel piano di riqualificazione sostenibile “Experia”. L’obiettivo è creare un polo attrattivo in cui la ricerca, la salute, l’innovazione, la cultura, la formazionee l’ambiente siano sinergicamente integrati.
A tracciarne i dettagli è il masterplan presentato recentemente dal consorzio Vitali-Condotte-Stam che ha visto il coinvolgimento diretto di Progetto Cmr e Hok in qualità di Leader Architects. Il punto di partenza è rappresentato dalla preservazione e dalla rigenerazione del paesaggio naturale, e culturale, del sito concepito in occasione dell’esposizione universale di tre anni fa. Partendo dal citato concetto di “ricucitura urbana”, Experia punta a creare idealmente delle nuove “vibrazioni architettoniche” in un iconico complesso policentrico e polifunzionale che si sviluppa lungo e attorno a un parco lineare.
Scorrendo il progetto presentato a inizio estate di fronte a oltre 300 esponenti del mondo del real estate, risalta l’articolazione dell’area edificabile che comprende 500mila metri quadrati su 1 milione di terreno. A ovest spicca il Technology District, il distretto che sarà dedicato a uffici, laboratori e startup. A est si posiziona l’Innovation District, destinato ad ospitare le aziende della finanza, della moda e del design. Nel cuore della “nuova Expo” disegnata da Experia si colloca infine il Research District, dedicato ai settori dell’agricoltura urbana, della farmacia e dell’analisi dei dati. Tre aree chiamate a fungere anche da polo di attrazione per nuovi investimenti con ricadute dirette sul territorio.
L’insediamento post-Expo avrà inoltre un cuore eco-sostenibile. Sarà infatti caratterizzato da un elevato livello di efficienza energetica che assicurerà una copertura di circa il 75% del fabbisogno totale per climatizzazione, produzione di acqua calda sanitaria ed illuminazione artificiale. Anche le strategie per la mobilità sono mirate al contenimento dei consumi e delle emissioni inquinanti tramite l’incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico e condiviso. Il progetto prevede inoltre il sostegno di diverse realtà con cui sono state strette partnership ad hoc (Ambiente Italia, Ibm, KCity, Mic Mobility in Chain, Politecnico di Milano, SD Partners e Siemens).