Stampa

La sinistra è nata per cambiare il mondo

Scritto da Piero Fassino.

Lingotto 2017
Video dell’intervento di Piero Fassino»

"Non fatemi commuovere all'inizio del discorso...". Sono le parole con cui l'ex sindaco di Torino, Piero Fassino, accoglie il lungo applauso riservatogli dal Lingotto (video).
"Noi siamo venuti qui con una speranza che è anche un obiettivo: riprendere la propria iniziativa politica per evitare il rischio di implosione e stagnazione e il declino del Paese.
Siamo qui con la consapevolezza che il lancio del progetto del Pd è oggi l'unica speranza che possiamo offrire per combattere l'insicurezza generata dalla crisi.
Noi siamo tornati qui non per nostalgia o per la rincorsa nostalgica del tempo perduto, siamo qui perché da qui è partito quel progetto che oggi se lo guardiamo, è ancora più valido di dieci anni fa. Noi abbiamo bisogno di partire da qui, abbiamo bisogno di un partito, abbiamo bisogno di un partito che è democratico non per una connessione di poteri ma perché mette insieme i valori e perché mette nell'unità la stessa forza con cui sostiene le sue passioni. Il riformismo dall'alto è un riformismo senza popolo. La riforma è condivisione, cittadinanza attiva, è partecipazione democratica. Perché il cambiamento va gestito. La politica riformista non si fa senza un forte soggetto riformista che la fa vivere". Ha affermato Fassino, intervenendo nella terza giornata della convention. "La sinistra ha costruito la sua forza su un trinomio: sviluppo, lavoro, diritti. Un messaggio forte in cui si sono identificati milioni di donne e uomini. Sono parole messe in discussione dalla crisi di questi anni, si è rotta la linearità, siamo passati a una società dei lavori con meccanismi di insicurezza e incertezza che si ripercuotono sulla vita quotidiana". – ha proseguito Fassino - "L'immigrazione è vissuta da una grande parte della popolazione con scetticismo, quando non con paura. E' maturata la nostra difficoltà a intercettare l'inquietudine della popolazione che non si sentiva rappresentata, che non sapeva da chi essere rappresentata. Il populismo, la destra richiedono una risposta alla chiusura, alle frontiere, ai muri. Noi abbiamo un'altra idea, una sinistra che non abbia paura. Che abbia la capacità di misurarsi con la realtà. Perché siamo nati per cambiare il mondo, la storia è in movimento. Se siamo qui è perché noi siamo il cambiamento", ha aggiunto Fassino.
In merito allo scenario elettorale, Fassino ha detto: "Con la sconfitta del referendum, a differenza di quanto si dice, il rischio di frammentazione e di tornare a un vecchio sistema politico è dietro l'angolo. Dopo la sconfitta, infatti, c'è un rigurgito di frammentazione, di scissione, di chi ci propone di tornare alle antiche case, quindi ancora di più l'esigenza di scommettere sul Pd che è una risorsa per il Paese e che noi mettiamo a disposizione. Per questo non bisogna rinunciare a una legge elettorale di impronta maggioritaria che garantisca stabilità e governabilità. La vocazione maggioritaria continua ad essere indispensabile, non è autosufficienza, ma una forza aggregante per costruire un campo più largo. Pisapia dice che il campo progressista non si esaurisce con il Pd ma senza il Pd quel campo non avrebbe possibilità di diventare maggioranza nel Paese. Oggi ancora di più abbiamo bisogno di un grande partito e il Pd è l'unico che può offrire speranza ad una società inquieta che chiede risposte e certezze”.