Ad Anac più poteri su appalti, banche e PA

La legge delega - spiega Cantone - introduce novità rilevantissime. Il potere dell'Autorità sarà ampliato in modo significativo. Saremo non solo un organismo di vigilanza ma di regolazione dell'intero sistema degli appalti. E questa è la vera grande scommessa del codice". "Il vecchio regolamento degli appalti, ad esempio, sarà sostituito dalle linee guida che dovranno essere proposte dall' Anac e poi recepite dal ministro delle infrastrutture", prosegue Cantone. "Una delle grandi novità del codice è che non tutti potranno fare tutto. Non è pensabile, come è accaduto sino ad oggi, che un comune di 500 anime possa gestire appalti da un miliardo di euro". "L'Italia ha bisogno di rimettere in campo un meccanismo di ripresa negli appalti. La necessità di riportarli nelle regole serve anche a rilanciare l'economia", sottolinea il presidente dell'Anac, che definisce "un successo" l'Expo, mentre per il Giubileo "il percorso è più complesso. La stazione appaltante di Roma è una macchina assai più complicata". In merito al caso delle banche, "aspettiamo i decreti per organizzarci. Ne serve uno - spiega - che fissi i presupposti per accedere all'indennizzo, che non è un risarcimento, e un altro che stabilisca la procedura e individui le modalità di coinvolgimento della nostra camera arbitrale".