Progressi straordinari in 75 anni di Repubblica

Il Presidente della repubblica, dunque, rivolge ancora una volta il suo sguardo fuori dai nostri confini territoriali insistendo «sulla concezione di un bene comune, piu' importante di ogni particolarismo», che ci ha portato ad «essere convintamente parte della Unione Europea, elemento imprescindibile della nostra stessa identità nazionale». Quindi, il passaggio finale davanti al corpo diplomatico: «La nascita della Repubblica Italiana, nel 1946, – sottolinea sergio Mattarella – segnava anch'essa un nuovo inizio: la edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine. Sulle macerie il popolo italiano, i popoli d'Europa, i popoli del mondo, si proposero di non ripetere gli errori del passato. Non sempre vi siamo riusciti. Ma la spinta alla rinuncia della guerra, come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, è stata allora, e rimane, robusta e forte. E' un disegno incompiuto, per il quale moltiplicare gli impegni comuni. Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana».
Fonte: La Stampa