Dimezzare i tempi per realizzare le opere

Sulle semplificazioni, il ministro spiega: "Ho insediato insieme al ministro Brunetta una commissione in cui sono presenti Corte dei Conti, Consiglio di Stato, Anac. Dobbiamo ragionare in primo luogo su come sono state applicate le norme approvate nell'ultimo biennio e poi immaginare percorsi particolari per le opere del Pnrr. In parallelo, abbiamo una commissione con i ministeri della Transizione ecologica e della Cultura per capire come alcuni processi, la valutazione di impatto ambientale, i pareri delle Sovrintendenze, i percorsi a livello ministeriale, possano essere efficientati. Intanto partiamo dalle necessità del Pnrr. Aggiungo che c'è un problema serio di capacità tecniche nella pubblica amministrazione, soprattutto a livello locale". La convergenza con Cingolani e Franceschini sta "nel riconoscere che se non interveniamo in qualche modo sugli aspetti procedurali i tempi di realizzazione delle opere saranno difficilmente compatibili con la scadenza del 2026". "Molte città in Europa e in Italia stanno già usando l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile per il coordinamento delle diverse politiche - conclude - credo sia arrivato il momento di rafforzare questo coordinamento anche a livello di governo, magari con la ricostituzione del Cipu, il Comitato interministeriale per le politiche urbane".