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Gravi le parole di Salvini sul carcere di San Gimignano

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli "Prima li ha chiamati così: "Servitori dello Stato". Poi, non contento, ha persino aggiunto: "Hanno fatto il loro lavoro". Queste sono state le parole che, ieri, Matteo Salvini ha pensato di pronunciare dopo aver visitato il carcere di San Gimignano. Come se nulla fosse accaduto. Come se quelle torture non ci fossero mai state. Ma quelle torture ai danni di un detenuto, invece, ci sono state eccome. E a certificarlo è stata una sentenza della Procura di Siena che, per la prima volta, ha condannato non uno, non due, non tre ma ben dieci agenti della polizia penitenziaria per le torture ai danni di un detenuto nel carcere di San Gimignano". Così il senatore Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd. "Era l'11 ottobre 2018 e, come ricostruito dalla procura, - spiega Mirabelli - il detenuto fu raggiunto da quindici guardie e trascinato fuori dalla sua cella. Pensava che lo avrebbero portato in doccia. Invece lo hanno trascinato per il corridoio del reparto di isolamento, lo hanno strangolato a terra e poi lo hanno picchiato, in un'altra cella, con pugni e calci.
"Hanno fatto il loro lavoro", ma il lavoro di un agente non è questo. E proprio perché "servitori dello Stato", non può e non deve accadere che si realizzino violenze in nome dello Stato stesso. Senatore Salvini, nessuno è al di sopra della legge. Non lei, che dai processi ha persino tentato di sfuggire, e non chi ha il compito di far sì che la legge venga rispettata. Ovunque, anche nelle carceri. Sono queste le basi di uno Stato di diritto ed è gravissimo che un ex Ministro dell'Interno non si renda conto dell'indecenza delle sue affermazioni e del fatto che il gesto di quei poliziotti ha fatto male anche alle migliaia di servitrici e servitori dello Stato che servono con onore il Paese, e a cui va sempre e comunque il nostro massimo supporto".

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook