Durante la pandemia nessuna denuncia di usura o estorsione

Spesso gli imprenditori "non denunciano per paura o timore, oppure per quell'atteggiamento di acquiescenza, per cui ci si dice 'tutto sommato non viene chiesto granché, mi offrono una protezione, pago, faccio finta di niente e vado avanti'. Va detto invece che chi paga la tangente ad un mafioso non ha un comportamento neutrale, perché riconosce l'autorità del mafioso", ha ricordato il capo della sezione speciale della Procura dedicata alla lotta alla mafia.
Dolci ha sottolineato che la denuncia "è un dovere etico di ciascuno di noi, ma anche un'assunzione di responsabilità, perché chi opera nel mondo economico deve rispettare il libero mercato e la concorrenza e i criteri stabiliti dalla nostra Costituzione".
La procuratrice ha lanciato un monito: "Bisogna ricordare la Legge di Grisham: la moneta cattiva scaccia quella buona. Se noi facciamo entrare i mafiosi, il mondo economico sarà inevitabilmente inquinato". E infine un auspicio: "Voglio pensare che il 91% dei vostri associati, che hanno detto che denunceranno, sia un segnale positivo e in futuro mi aspetto delle risposte, denunce e segnalazioni", ha concluso con riferimento ai risultati della ricerca di Confcommercio, presentati durante la mattinata, che hanno rivelato come la quasi totalità degli imprenditori intervistati - e iscritti all'associazione di categoria - si è detta disposta a denunciare, in caso di offerte di usura o di richieste di estorsione.
Fonte: Repubblica