Referendum: un Sì per le riforme

"Abbiamo dovuto pagare un prezzo nel nome della salvezza della repubblica, senza questo governo non avremmo potuto affrontare la pandemia. Il populismo, il nazionalismo, una volta andati al governo generano problemi anziche' soluzioni, come si vede in altre parti del mondo. Oggi abbiamo un orizzonte diverso rispetto a un anno fa, l'Italia guida il rinnovamento dell'Europa, dall'altra parte c'era chi lavorava a una Italexit. Ma attenzione: c'e' ancora un consenso forte, roccioso". Fatti che rendono, per Zingaretti, ancora piu' incomprensibile i 'niet' arrivati dagli alleati sulla proposta dem di alleanze in tutte le Regioni. A due settimane dal voto, pero', e' inutile se non dannoso continuare a recriminare. L'appello di Zingaretti, allora, si sposta dai partiti agli elettori. "Nessun candidato al di fuori delle alleanze che abbiamo costruito noi ha la minima possibilita' di affermarsi. Per questo dobbiamo unire un elettorato che se e' unito vince, se e' diviso perde", afferma Zingaretti che, sul tema dlele regionali, risponde anche a Matteo Salvini. "Ho letto che a destra c'e' chi, sognando, parla di un 7-0" alle Regionali. Il Pd lo impedira', il nostro elettorato e' gia' piu' unito del gruppo dirigente", assicura. Dalle regionali al referendum: due partite strettamente connesse, come anche quella tutta parlamentare delle riforme. Zingaretti invita a riflettere sul fatto che il Si' non debba essere motivato dai risparmi che esso comporterebbe per i conti pubblici, quanto dal percorso di riforme che esso aprirebbe. Alla Camera si e' gia' riaperto il cantiere su una legge proporzionale e la proposta di legge Fornaro. E perche' sia chiaro agli alleati la serieta' delle intenzioni del Pd, Zingaretti sposa la proposta di Luciano Violante di lanciare una raccolta di firme per il superamento del bicameralismo perfetto. Una proposta avanzata poche settimane fa anche dal presidente della Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama, il senatore dem Dario Parrini. "Faccio mia la proposta di Luciano Violante di accompagnare la campagna per il Si' al referendum con una raccolta di firme per il bicameralismo differenziato. Sara' un modo, pur con scelte diverse che ci saranno, di unire il Pd", dice il segretario prima di lasciare la parola alla direzione alla quale propone "assumere questa indicazione per il Si' integrando nella nostra battaglia tante argomentazioni che sono emerse".
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