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Piani e tempi chiari per il Recovery plan

Written by Paolo Gentiloni.

Paolo Gentiloni"L'Italia è importante. Siamo fra i maggiori beneficiari nei programmi varati in queste settimane. Che il Recovery plan abbia successo in Italia è un fattore chiave e anche qui credo che ci sia una rivincita europea. La scelta europeista è una carta d'identità di questo governo e penso che sarebbe utile rivendicarla come chiara scelta di campo".
Così il commissario agli Affari economici Ue Paolo Gentiloni in un'intervista sul Corriere della sera in cui spiega come "questo governo" abbia "una gigantesca responsabilità politica: deve gestire una crisi acuta come mai nella storia repubblicana" avendo "a disposizione risorse come mai nella storia repubblicana".
"Dobbiamo anche essere consapevoli - rileva - che nel 2020 l'Italia sta spendendo più di tutti, assieme alla Germania. Più di Francia e Spagna. Una cosa enorme visto il livello del debito. Queste spese straordinarie vanno gestite con una logica che non è di emergenza e l'obiettivo non è tornare alla situazione pre-Covid. Non facciamo una grande operazione per tornare alla normalità di prima e per l'Italia sarebbe doppiamente sbagliato". Gentiloni spiega che "il Recovery fund avrà successo se trasformerà le nostre economie in senso più sostenibile, più inclusivo e le renderà più competitive. E per un Paese che aveva la crescita più bassa degli altri vale doppio". C'è "una grande occasione di provare a fare sul serio alcuni cambiamenti che ripetiamo come litanie da decenni. Quindi più che cento progetti per dare segnali a tutti, penso sia importante concentrarsi su sette o otto aree di intervento che trascinino il resto". "La Commissione di Ursula von der Leyen - prosegue - nasce avendo come ragion d'essere una risposta a questa crisi. Quest'ambizione si era già vista prima della pandemia con il Green deal, poi Covid è stato il catalizzatore". Fermare la divergenza tra economie è stato "il leitmotiv del mio lavoro. + il principio che abbiamo messo alla base del Recovery Fund. Bisogna che tutti i Paesi si impegnino per evitare quella che io chiamo la Grande divergenza". Sulla ripresa: "Noi restiamo alle nostre previsioni di un calo dell'8,7% nella Ue nel 2020. Abbiamo indicato il rischio di uno scenario ancora peggiore, che per ora non si sta materializzando. La via della ripresa è lastricata di incertezza". Invece sul Patto di stabilità: "Concordo con la presidente della Banca centrale europea che serva molta cautela. Bisogna scegliere bene i tempi".