I governi trovino un accordo e il Parlamento è pronto a negoziare

"In Francia - aggiunge - lo Stato è presente nei Cda delle grandi aziende, in Germania, il sindacato vi partecipa di diritto. L'Italia non può essere un bancomat a disposizione del primo che passa". Sul fatto che sull'accordo con Aspi, ci siano dubbi, a partire dal prezzo della transazione, Sassoli risponde: "Siamo in una fase storica in cui c'è bisogno di una grande responsabilità pubblica. Per l'Italia è il tema dei temi. Ma di questo si discute in tutta Europa. Quando parliamo di ricostruzione, parliamo di come tenere insieme investimenti e riforme strutturali. Solo un nuovo intervento pubblico può indicare la strada da seguire per allineare gli interventi nazionali agli obbiettivi europei, come il Green deal e la digitalizzazione. Non possiamo permetterci il lusso di favorire interessi di parte o sprecare risorse. Segnalo che tutte le polizie europee avvertono che la mafia è già pronta a mettere le mani sulle risorse comunitarie".