Abitare ai tempi del coronavirus

Milioni di persone, in questi due mesi, sono rimaste in casa, e tra le mura domestiche hanno dovuto cambiare il ritmo delle loro giornate, con convivenze familiari mai così strette e prolungate e con la necessità di concentrare negli spazi anche le funzioni dello smart working, per molti. "Questa situazione senza precedenti offre l'occasione di guardare le nostre case da una prospettiva diversa, costringendoci a ripensare e riorganizzare gli spazi e le relazioni all'interno e anche all'esterno dell'abitazione. All'inizio dell'emergenza l'attenzione è stata focalizzata sull'importanza di restare a casa, oggi appare sempre più evidente la necessità di avviare una riflessione più approfondita sulla condizione abitativa di chi è rimasto in casa a partire da una serie di interrogativi", spiegano gli ideatori dell'indagine.
Il questionario online, della durata di circa 10 minuti, raccoglie dati in forma anonima e per i soli fini di ricerca sociale. L'indagine consentirà di approfondire il ruolo della casa nella società post-coronavirus, fornendo spunti per lo sviluppo di programmi e politiche future.
Fonte: La Repubblica