Noi, terza via tra modello cinese e svedese

"Riflettiamo su quali sono i modelli che abbiamo visto nel mondo. Agli antipodi ci sono il modello cinese e il modello svedese. Il modello cinese è un modello di controllo serrato del comportamento sociale, nel modello svedese si può lavorare su un sistema sociale e su un comportamento molto più evoluto del nostro.
Ma l'Italia rappresenta una terza via molto interessante e vi dico che stiamo raccogliendo il plauso dal mondo e credeteci - ha detto -. Chi l'avrebbe detto qualche mese fa che noi saremmo riusciti a rinunciare a tutto quello a cui abbiamo rinunciato, con ordine, in questi mesi?". "È un modello fatto di rispetto delle regole, di un po' di creatività, di solidarietà, sta funzionando e io continuerò a ringraziare i milanesi per quello che stanno facendo e continuerò a credere nel loro atteggiamento", ha concluso.
Nella Fase 2, ancora una volta, determinante sarà il comportamento dei cittadini: "Noi cercheremo di fare il possibile e ieri ne ho discusso a lungo con il prefetto, ma questa è una partita in cui il comportamento vale 90 e il controllo vale 10. Questa è la realtà e chi vi dice una cosa diversa vi racconta balle". "Stamattina ho visto su un quotidiano la foto di un mezzo sostitutivo Atm della metropolitana alle 5 di mattina di sabato troppo affollato. È vero, era troppo affollato di gente che andava a lavorare - ha aggiunto - Milano è una città con 1,4 milioni di abitanti e un altro milione di persone che quotidianamente, in condizioni normali, entrano in città. Ha 1700 chilometri di strade, 25 milioni di metri quadrati di verde. Poi se mettiamo insieme le carrozze della metropolitana, i tram, i bus facciamo 3 mila mezzi potenzialmente da controllare".
"La mascherina è il nostro principale strumento per difenderci da questo virus - ha ricordato Sala - .Io sono molto in giro per la città, certo la maggior parte delle persone le usano e bene. Ma permettetemi di dire che vedo ancora troppe persone che fumano e la abbassano, che telefonano e la abbassano, che la tengono sotto il naso, che corrono e non ce l'hanno", ha concluso.
Fonte: Il Giorno
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