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Lombardia, bocciato l'aumento di risorse per il contrasto ai disturbi alimentari

Written by Carlo Borghetti.

Intervista della Stampa a Carlo Borghetti.

Recuperare soldi già stanziati (usando il milione e mezzo di euro non impiegato nel 2021 sul 2022) per potenziare i servizi dedicati ai disturbi alimentari, patologie in forte crescita, soprattutto tra i giovanissimi. Questa una delle richieste inserite in un ordine del giorno all'assestamento di bilancio presentato dal consigliere regionale del Pd e vicepresidente dell'aula, Carlo Borghetti, che però è stato bocciato dalla maggioranza.
«Ricevo segnalazioni di famiglie disperate che chiedono impegni concreti per contrastare l'aumento vertiginoso dei casi, soprattutto dopo la pandemia. Purtroppo i posti letto disponibili per queste patologie in alcuni casi sono anche diminuiti».
Borghetti porta ad esempio il caso del Centro disturbi del comportamento alimentare (Dca) dell’Irccs Ospedale San Raffaele Turro di Milano: «La riduzione dei posti letto è già avvenuta - spiega il consigliere - Dal San Raffaele parlano di posti letto assorbiti in altri reparti, di una riorganizzazione, ma io non accetto questa risposta. La verità è che hanno tagliato un servizio che forse per loro è troppo poco remunerativo».
Il caso di Villa Turro è stato oggetto anche di un'interrogazione rivolta all'assessora al Welfare Letizia Moratti, inoltrata più di un mese fa dallo stesso Borghetti, che però non ha ancora ricevuto risposta: «Da regolamento si dovrebbe ricevere un riscontro entro un mese ma purtroppo è prassi che questi tempi non vengano rispettati - aggiunge Borghetti - Nel testo chiedevo di conoscere anche l'andamento storico delle liste d'attesa per la presa in carico di pazienti affetti da disturbi alimentari e l’importo dei fondi stanziati per i Dca».
In un altro punto dell'ordine del giorno bocciato dal centrodestra si chiedeva anche che «nella cabina di regia per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, prevista dalla legge regionale, venissero inserite anche le associazioni dei familiari, al momento assenti: era un particolare che non sarebbe costato nulla ma è stato bocciato anche questo».
La consigliera di Forza Italia e prima firmataria della legge sui Dca, Simona Tironi, difende invece il voto di oggi in aula: «è un ordine del giorno già superato: nella delibera delle regole il milione e mezzo del 2021 verrà recuperato in diverse fasi successive con un nuovo stanziamento che a breve uscirà, è già stato oggetto anche dell'ultima cabina di regia».
Netta la replica di Borghetti: «Chiedevo che quei soldi già disponibili fossero recuperati, va benissimo il milione e mezzo già stanziato, ma un'approvazione dell'odg avrebbe previsto un'aggiunta sul 2022, portando la cifra totale disponibile per l'anno a 3 milioni».

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