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Grandi forme unite a grandi spazi pubblici

Written by La Stampa.

Articolo pubblicato da La Stampa.

Grandi forme unite a grandi spazi pubblici, come da tradizione a Milano (pensiamo ad esempio al Castello Sforzesco e Parco Sempione ma anche a Porta Nuova). Su questa caratteristica meneghina si basa il progetto vincitore del concorso internazionale «Magnifica Fabbrica» per la realizzazione dei nuovi laboratori e depositi della Scala che sorgeranno a Rubattino. Il primo classificato vede la firma del gruppo italo spagnolo con a capo il progettista Massimo Giuliani. Si aggiunge così un altro tassello al mosaico che comporrà la Milano del domani e l'obiettivo, come annunciato dallo stesso sindaco Beppe Sala qualche tempo fa, è quello di terminare i lavori entro la fine del suo mandato.
È così quasi completata la progettazione della Grande Funzione Urbana Rubattino, che comprende oltre 300mila mq complessivi suddivisi tra proprietà pubblica comunale (quasi 180mila mq) e privata (Rubattino 87 srl e Camozzi). In quella pubblica sono previste opere di urbanizzazione e la realizzazione di un nuovo plesso scolastico in via Caduti Missioni di Pace a servizio del quartiere, che utilizzerà 13,5 milioni del Pnrr. Il primo atto dei lavori (con una stima dei costi che si aggira sui 120 milioni di euro), riguarderà l’ampliamento del Parco, con inizio previsto nel 2024.
I nuovi laboratori della Scala potranno contare su un grande volume modulare, tutto circondato dai canali del Parco della Lambretta e dal Palazzo di Cristallo, che verrà riqualificato e trasformato in un giardino d'inverno, che prenderà il nome di Fabbrica Verde della Biodiversità. Per la gara si erano presentati 59 progetti (7 erano arrivati all'ultimo step) ma per la commissione giudicatrice il primo classificato «interpreta in modo originale il tema delle grandi misure urbane». L'attenzione all'aspetto green è centrale: l’involucro utilizza policarbonato solido riciclato, e la copertura avrà un impianto fotovoltaico di 3600 kw, rendendo l’edificio uno Zero Energy Building, oltre ad un sistema di geotermia a ciclo aperto per contribuire alla depurazione delle acque di falda. Aspetto non di poco conto, visto il caro bollette, sottolineato dallo stesso sovrintendente del Teatro La Scala, Dominique Meyer, a margine della presentazione di oggi: «Quest'anno, con la crisi energetica, la bolletta della Scala passerà probabilmente da due a quattro milioni di euro e avere uno strumento che permette da subito di risparmiare questi costi per noi è fondamentale. I nostri professionisti saranno molto contenti di andare a lavorare in questo luogo che sarà oggettivamente bellissimo: è un progetto seducente, che cambierà la vita di Milano e sarà aperto alla città».
La Magnifica Fabbrica sarà un volume di legno e acciaio alto 25,2 metri per oltre 66mila mq di superficie, con 4 campate di 28,8 metri di lunghezza, dove verranno riuniti tutti i laboratori (che potranno contare su oltre 34mila mq), le sale prove, le sartorie e i depositi (previsti oltre 2.500 posti container su 4 livelli con 3 vie di carico e scarico e 4 linee carroponte), oltre a sale polifunzionali e di ristoro. Intorno alla struttura principale si sviluppa il Parco della Lambretta che raddoppierà la sua estensione arrivando a quasi 100mila mq, grazie a 38 milioni di risorse del Pnrr, e sarà composto di prati verdi, frutteti, filari e i Giardini dell’acqua. «L'area della Magnifica Fabbrica diventerà un polo culturale che offrirà visite ai tanti che vorranno vedere come si realizzano scenografie e alberi» ha detto il sindaco Sala durante la presentazione di questa mattina, aggiungendo che il progetto è importante anche dal punto di vista logistico e ambientale: «Un conto è se i camion arrivano dalla tangenziale e vengono in città, un conto se vanno là». Anche per i magazzini: «Un conto è averne di gestiti digitalmente, con container adatti, un conto sono questi vecchi spazi che sono stati ristrutturati in qualche modo». Questa mattina, nell'area dell'ex Ansaldo dove al momento sorgono i laboratori (e dove è stato annunciato il progetto vincitore), si è svolto lo sciopero dei lavoratori dei laboratori della Scala, con un'adesione che ha sfiorato il 100%: chiedono l'apertura di un tavolo sul personale aggiuntivo necessario per affrontare le produzioni in calendario il prossimo anno.
La Magnifica Fabbrica non è l'unico progetto che vuole dare un nuovo volto al capoluogo lombardo. Questa mattina sono stati infatti presentati i risultati della prima fase degli interventi di urbanistica di «Piazze Aperte», effettuati dal 2018 ad oggi, lanciando la call per il passo successivo, ovvero quello destinato a trasformare gli spazi pedonali attorno ai plessi scolastici. Per questo ulteriore step verrà diffuso un nuovo avviso pubblico il prossimo autunno che permetterà alla cittadinanza di essere parte attiva nella progettazione. Intanto i risultati dell'iniziativa hanno fatto sì che un milanese su due viva a pochi passi da una delle piazze aperte riqualificate. Sono stati in tutto 38 interventi (le prime due a Dergano e in piazza Angilberto per arrivare alle ultime due in piazzetta SS Patroni e piazzale Bacone). In questo modo sono stati ricavati 22mila metri quadrati di spazio pubblico per i pedoni, 250 nuove panchine, 380 posti bici, 310 piante e 32 nuovi tavoli da ping pong. I prossimi progetti saranno in piazza San Materno al Casoretto e via Val Maira a Pratocentenaro. Anche per la prima fase è stata coinvolta la cittadinanza: 200 in totale le realtà associative che hanno aderito, 72 attività commerciali, 17 scuole, 17 tra comitati di quartiere e social streets e 8 istituzioni religiose.