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Gli obiettivi da raggiungere

Written by Rosario Pantaleo.

Rosario PantaleoIntervista del Diciotto a Rosario Pantaleo.

Sono più di vent'anni che ti dedichi alla politica, prima nel Consiglio di Zona 7 e successivamente in Comune. Anche durante i due mandati comunali non hai mani smesso di riservare una particolare attenzione alle aree periferiche della città e nello specifico dell'attuale Municipio 7. Cosa ti ha spinto a iniziare a fare politica alla fine degli anni '90, quando quartieri come Baggio, sede dell'ex Consiglio di Zona, erano guardati con sospetto (erano gli anni del "vieni a Baggio, se hai coraggio") e considerati alla stregua di un far west metropolitano?
Baggio, ma non solo, è il luogo del cuore. Sono nato nei pressi di Cascina Linterno, sono cresciuto nelle case popolari di via Quinto Romano 61 e poi di Via Mar Nero.
A Baggio ci abito ancora e ancora incontro gli amici delle elementari. Per me questo è il luogo della memoria, del presente e del futuro. Amo il mio quartiere e lo ritengo il centro della mia crescita. E poi, da punto di vista della vita sociale, non potevo non restituire qualcosa a Milano, la città che ha accolto i miei genitori, arrivati dal sud, con tante speranze, nel 1956 e da cui ho sempre raccolto parole di riconoscenza per questa città. Il mio impegno politico è nato da questa “necessità” di restituzione…
Quali, tra gli obiettivi che ti eri prefissato all'inizio della tua attività politica, sei riuscito a raggiungere?
Il primo obbiettivo era quello di rimanere me stesso, di non farmi “stordire” da lusinghe o da illusioni di carriera politica. A me è interessato sempre lavorare per il territorio della città, della mia zona, del mio quartiere. Il secondo era quello di capire le situazioni, i problemi, le necessità, i bisogni concreti delle persone. Il terzo è stato quello di studiare, approfondire, “investigare” le situazioni, ascoltare, capire e, poi, avendo il quadro quanto più ampio delle situazioni, agire. Sono un autodidatta in tanti argomenti ma l’avere approfondito tanti temi, partendo dalla mia collaborazione a “il diciotto” ormai ultratrentennale, mi ha dato la possibilità di lavorare sul Parco delle Cave, sui temi della sicurezza, dell’abitare, dell’ambiente, della riqualificazione delle cascine, in primis la Linterno. Ho lavorato sul tema di Piazza D’Armi (che vedrà il 75% della sua superficie trasformato in parco pubblico) per portare il prolungamento della Linea 1 della Metropolitana a Baggio (le fermate Valsesia/Gozzoli/Olmi sono nel territorio di Baggio…). Ero quasi riuscito nell’intento di chiudere la pendenza Marchiondi nel 2011 ma alcune condizioni hanno remato contro.
Di quali istanze ti farai carico se verrai eletto? Ce n'è una che ti sta particolarmente a cuore?
Se devo pensare a situazioni concrete riprendo il periodo precedente sperando di avere a disposizione i prossimi cinque anni per chiudere la ferita del Marchiondi presente nel quartiere di Baggio e verificare la buona attuazione degli interventi previsti sul Parco delle Cave e Piazza D’Armi, oltre che gli interventi di riqualificazione previsti negli istituti scolastici e case popolari. Seguirò anche con la massima attenzione i lavori del prolungamento della M1 che dovrebbero iniziare nel 2023. Credo importante, anche perché lo faccio da anni, avere un ruolo attivo nella promozione culturale e musicale cercando, per quanto possibile, di coinvolgere maggiormente i giovani cercando di rendere concreto, come recita il mio slogan elettore, La Comunità al centro, lavorando con le realtà del volontariato e della promozione sociale, sportiva educativa. Perché solo lavorando sulle relazioni e sulla prevenzione si costruiscono ponti su cui camminare in sicurezza superando le turbolenze della vita. Ma se devo citarne solo una…allora direi meritarmi la fiducia di chi mi ha votato in questi anni, che ringrazio per la stima, continuando a lavorare per il bene comune.