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Considerazioni sull’EXPO

Written by Francesco Lena.

Patrizia ToiaIl primo Maggio parte la grande esposizione universale sull’alimentazione. In questo, Expo è un evento straordinario che si svolge a Milano, su tanti temi importanti quali agricoltura, ambiente, sicurezza alimentare, diritto al cibo, lotta agli sprechi e altro, con la partecipazione di 140 Paesi.
La manifestazione deve essere un’occasione di dialogo, di confronto di idee, di culture diverse, su diritti e doveri, di problemi economici ambientali e sociali. E tutti i Paesi presenti hanno il dovere di far diventare questo momento una grande opportunità per costruire progetti e obiettivi da raggiungere, per far diminuire le iniquità culturali, alimentari, economiche e sociali.
Progetti per il diritto al cibo, di educazione alimentare, di lotta allo spreco di cibo risorse e dell’acqua. Progetti di sviluppo economico sostenibile e compatibile nel rispetto della natura dell’ambiente. Progetti concreti per aiutare i Paesi poveri, portando loro aiuti economici ma, soprattutto, mezzi per sviluppare l’agricoltura, mezzi per costruire pozzi per avere l’acqua, strutture per l’irrigazione, macchine agricole. Mettiamo fine alla fornitura di armi e alla loro costruzione, che sono solo strumenti di morte: quei soldi andrebbero spesi bene e con intelligenza e per la vita.
Servirebbero, inoltre, progetti mirati dal punto di vista culturale per smuovere le coscienze e per combattere l’indifferenza, c’è bisogno che tutti si prendano delle responsabilità con impegno nei piccoli e grandi problemi dell’umanità, della società, delle persone, dell’ambiente, dell’agricoltura, dei conflitti nel mondo, per risolverli e costruire la pace. In questo senso, potrebbe anche essere l'occasione per elaborare un progetto speciale da proporre all’ONU, per creare un dipartimento specializzato per le mediazioni, per la pace, con personale molto preparato nel risolvere i problemi e i conflitti.
Sarebbe ora di incominciare a svuotare gli arsenali per riempire i granai, questa sarebbe la strada giusta da seguire all’Expo, nella politica, nella società. Per migliorare il mondo ciascuno deve fare la propria parte e cominciare da se stesso, nel proprio modo di essere cittadino, facendo sforzo speciale per tirar fuori tutto il meglio.
Occorre far in modo che alla fine dell’EXPO si possa raccontare che l’Italia e gli italiani, assieme agli altri Paesi, abbiano contribuito concretamente a costruire progetti, con l’impegno di portarli avanti fino quando saranno raggiunti gli obiettivi che contengono. L'obiettivo principale deve essere quello di costruire una società più giusta, un ambiente più curato e rispettato, un'economia ecocompatibile e più equa, mettere fine agli sprechi di cibo e risorse, un'alimentazione sana e sufficiente per tutti i cittadini del mondo e raggiungere la pace in tutti i Paesi, così si potrà dire che EXPO è servito per il bene comune.