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Mozione PD in Regione sul DDL Zan

Written by Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiOggi come gruppo consiliare regionale Pd abbiamo presentato una mozione urgente in Aula per chiedere al Presidente della Lombardia Fontana che intervenga sulla Presidente del Senato affinché l’iter parlamentare sia velocizzato, e perché prenda le distanze dalle dichiarazioni su questo tema rese da soggetti istituzionali - compreso consiglieri regionali - che hanno preso posizioni palesemente discriminatorie.

Testo della mozione:

MOZIONE URGENTE

Al Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia
Oggetto: DDL Zan

Il Consiglio Regionale della Lombardia,
premesso che
1. il disegno di legge, proposto dall’onorevole Alessandro Zan e firmato da un numero cospicuo di parlamentari, ha l’obiettivo di combattere ogni tipo di discriminazione ed ha come titolo "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità";
2. il cosiddetto Ddl Zan, approvato alla Camera, nasce dalla sintesi di altri disegni di legge di Pd, M5s, Leu e addirittura Forza Italia;
3. il cosiddetto Ddl Zan è giunto al Senato il 5 novembre 2020 propone di estendere il reato di propaganda e istigazione a delinquere “per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa” (reato 604 bis del codice penale) anche a “motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità”;
4. è stato subito assegnato alla commissione Giustizia di palazzo Madama, dopo il via libera della Camera dei deputati del 4 novembre 2020 ma che lì è fermo da sei mesi.

considerato che
1. al Senato il 28 aprile 2021, con 13 sì e 11 no, è stata decisa la calendarizzazione in commissione Giustizia dopo mesi di discussioni, rinvii e procrastinazioni varie;
2. l’articolo 4 del testo, come arrivato in Senato, recita esplicitamente che “Sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”;
3. una parte del centro destra ha un atteggiamento manifestamente oppositivo non solo alla proposta di legge in sé ma al fatto che venga calendarizzata e segua il suo normale iter
4. l’attenzione al tema dimostrato dall’opinione pubblica, la quale chiede un corretto e tempestivo dibattito parlamentare;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE A
1) intervenire presso il Presidente del Senato affinché venga velocizzato il dibattito sul Ddl Zan e questo provvedimento possa avere un corso corretto e lineare;
2) prendere le distanze dalle dichiarazioni su questo tema rese da soggetti istituzionali – quali sono anche i consiglieri regionali -, i quali hanno preso posizioni palesemente discriminatorie sull’argomento e sono intervenuti non tanto sul merito della questione quanto sulla necessità di rallentare i lavori e fare ostruzionismo rispetto al fisiologico svolgimento dell’iter parlamentare del Decreto.

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