Logistica: modifichiamo la legge per fermare il consumo di suolo

“Oggi gli insediamenti dei poli logistici sono in capo ai singoli comuni che, anche in competizione tra loro, hanno determinato una concentrazione spropositata di aree con una domanda di consumo di suolo sempre più alta – ricorda Villani –. Il nostro intento è quello di introdurre un parallelismo con le procedure previste per le grandi strutture, un meccanismo che demanda le competenze autorizzative all’ente regionale, determinando un livello decisionale più alto e quindi individuando una regia sovracomunale per la localizzazione degli interventi, da insediarsi preferibilmente lungo direttrici commerciali importanti e collegati a infrastrutture già esistenti”.
In sostanza, secondo il Pd, si sta ripresentando il problema sorto circa 15 anni fa per gli insediamenti di medie e grandi strutture di vendita. E l’impatto sull’ambiente in generale, ma anche sul tessuto economico, rischia di essere molto critico. “È ora di regolamentare la creazione di nuovi poli logistici in Lombardia e il territorio pavese ne ha urgenza – aggiunge Villani –. Come abbiamo già detto, non è questo il modo per creare lavoro, soprattutto un lavoro di qualità. Servono insediamenti produttivi veri, radicati, con una forte connotazione sostenibile che passa da un non consumo di nuovo suolo alla restituzione agricola a fine uso, dalle tecniche costruttive con ridotto impatto ambientale e paesaggistico alla qualità del lavoro, appunto, fino alla mobilità ecologica. Questo è sviluppo e sostenibilità nel 2021 per la provincia di Pavia”.
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