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Se saremo prudenti nel prossimo mese non ci sarà il coprifuoco

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervista di Radio Radio a Franco Mirabelli.

Penso che sia sbagliata questa ossessiva ricerca di discontinuità su vicende che sono tecniche e difficili da gestire perché bisogna normare molti aspetti del commercio e della vita quotidiana, in cui bisogna prendere decisioni politiche ma sulla base degli elementi scientifici e delle consulenze del Comitato Tecnico Scientifico. Penso che, come è successo sempre in questo maledetto anno e mezzo, alla fine, progressivamente le questioni dubbie si chiariranno.
Le famose “FAQ” che rispondono più specificatamente ai singoli quesiti vengono fatte in tempo reale.
Da quello che ho capito, fino alle 22.00, sarà possibile stare al ristornate e al bar all’aperto. Non mi pare che ci siano dubbi su questo.
Si sta parlando di riaperture nei luoghi all’aperto in generale in zona gialla, per cui credo che siamo di fronte ad uno scenario nuovo e diverso da quello del passato. Mi pare evidente infatti che il giallo rafforzato, rispetto al giallo di qualche mese fa sia diverso: qualche mese fa, nella zona gialla, i ristoranti potevano aprire anche al chiuso mentre oggi possono aprire solo all’aperto.

Credo che le polemiche lascino il tempo che trovano.
È evidente che siamo tutti d’accordo sul fatto che bisogna riaprire e bisogna riaprire il più in fretta possibile.
Dopodiché bisogna riaprire in sicurezza, bisogna prendere tutti quegli accorgimenti e quelle decisioni che non ci facciano ritornare indietro dopo poche settimane, come purtroppo è successo. Vicende come quella sarda, che era diventata zona bianca e in un batter d’occhio è tornata in zona rossa perché sono esplosi i contagi, è una vicenda che non si deve ripetere. Per questo, cominciamo ad aprire, ma facciamolo con prudenza.
Chi elimina la prudenza rischia di consegnarci un futuro in cui dovremo di nuovo chiudere.
Sento polemiche sul coprifuoco, sui ristoranti al chiuso.
Trovo normale che le associazioni di categoria che rappresentano i ristoratori chiedano di aprire il prima possibile ma che ci siano pezzi della politica che, non tenendo conto della prudenza necessaria, cavalchino qualunque spinta ad aprire sempre di più in tempi anticipati è sbagliato.
Credo che i bar e ristoranti che non hanno accesso a tavoli all’esterno abbiano diritto ai ristori e tra 15 giorni (come previsto dal Consiglio dei Ministri) si rivaluterà la questione, dopo di che credo che i Comuni si siano adoperati già in primavera e si possono adoperare ancora per consentire a tutti gli esercizi commerciali di allestire spazi all’esterno, dove è possibile farlo.
A chi non ha la possibilità di avere spazi esterni bisogna dare una mano, intervenire per eliminare i costi fissi che rischiano di rovinarli e dare i ristori, come stiamo facendo.

Se oggi possiamo riaprire, però, è perché abbiamo chiuso prima e questo ha inciso sulla curva dei contagi. Ora non bisogna rovinare o disperdere il lavoro che è stato fatto e i sacrifici che si sono fatti, come purtroppo abbiamo fatto l’estate scorsa.
So che è fastidioso e probabilmente anche impopolare perché nessuno ci tiene a restare chiuso o ad avere una vita per cui alle 22.00 bisogna tornare a casa, però, questo è stato valutato come necessario per chiudere con questa vicenda.
Vaccinazioni e prudenza nelle riaperture credo che possano darci una mano a fare un’estate serena, ad andare in vacanza e a settembre riprendere senza l’incubo di un altro anno come questo.

Fino a luglio è previsto lo stato di emergenza. La vicenda del coprifuoco, invece, sarà riverificata tra 15 giorni.
Dopodiché ci sono dati scientifici che dicono che il coprifuoco è una misura che è servita più di alcuni interventi sulle scuole superiori perché determina alcuni comportamenti che limitano gli spostamenti.
In questo momento, io vorrei essere prudente: ci sono ancora dodici Regioni in questo Paese in cui le terapie intensive sono occupate per oltre il 40% da persone che hanno avuto il contagio.
Non siamo, quindi, in una situazione normale. Do per scontato che, se saremo prudenti, nel prossimo mese e a luglio non ci sarà più il coprifuoco e si potrà passare tutto il tempo liberamente.
Oggi credo che bisogna dare un messaggio per cui si riapre ma lo si fa progressivamente e che bisogna essere ancora prudenti.
Negli altri Paesi europei c’è molta prudenza e credo che ce ne voglia ancora.
La nostra economia non è messa peggio rispetto a quella di altri Paesi.
Stiamo ragionando su una vicenda drammatica e che ha condizionato la nostra vita e la nostra economia.
Negli altri Paesi in cui è in corso il lockdown è tutto chiuso: non è come da noi, in cui molte attività economiche sono rimaste aperte.
Penso che stiamo affrontando una situazione inedita con grande difficolta ma è così per tutto il mondo e oggi la stiamo affrontando sulla base dell’esperienza fatta e con grande prudenza.
Il fatto che la vaccinazione vada avanti ci aiuta a evitare di rischiare di dover riparlare di coprifuoco e chiusure tra poche settimane.

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