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In provincia di Pavia servono altri punti vaccinali

Written by Giuseppe Villani.

Giuseppe Villani“In provincia di Pavia non bastano i punti vaccinali che sono quasi tutti nei centri maggiori: occorre istituirne altri tenendo conto delle indicazioni dei sindaci, dei medici di famiglia, delle associazioni di volontariato del territorio”, è la prima delle proposte che Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd, rilancia prendendo le mosse dalla mozione urgente che il Gruppo regionale dei dem ha depositato nei giorni scorsi e che chiedeva venisse discussa oggi, durante la seduta d’Aula.
“Ma Fontana e Moratti non si sono nemmeno presentati in consiglio a riferire sul disastro che sta succedendo in Lombardia e hanno rinviato ogni confronto”, commenta Villani.
Ad esempio, spiega il consigliere dem, “dovremmo tenere conto della positiva esperienza del Comune di Broni, di Robbio e di altri che hanno istituito da subito, assieme ai medici di famiglia, un centro vaccinale per i pazienti degli stessi medici che hanno aderito. Esempio da replicare ed estendere a tutti i cittadini sulla base di proposte già effettuate dai Comuni, come Broni-Stradella per l’Oltrepò orientale, Casteggio e comuni limitrofi per l’Oltrepò centrale, Belgioioso, utilizzando le strutture dell’ospedale, per la Bassa pavese, Mede, sulla scorta di quanto deciso dopo la zona rossa comunale, e altri per la Lomellina. L’importante è deciderli in base alle proposte che vengono dai territori, a partire dai sindaci, appunto”.
L’idea di Villani e del Pd è lineare e diretta: “Perché non fare un centro tra venti comuni piccoli dove vaccinare, mano a mano, tutti? Perché non cominciare ad autorizzare i medici di famiglia anche per gli ultrasettantenni e per le categorie che non sono ancora state calendarizzate?”, insiste il consigliere dem.
Non solo i Comuni, tuttavia, dovranno essere coinvolti: Regione Lombardia, come più volte ribadito dal Pd, “deve farsi aiutare nella campagna vaccinale dal Governo e dal commissario nazionale Figliuolo, altrimenti temiamo che da sola non ne uscirà. È una di quelle regioni che ha assolutamente bisogno di una collaborazione che, per altro, il Governo ha già dato disponibilità a fornire. Fontana, Moratti e Bertolaso devono accettarla”.
La mozione del Pd è molto articolata: impegna la Giunta a “procedere immediatamente, in sinergia con i medici di medicina generale aderenti, le Usca e eventualmente – dove necessario – con delle equipe ospedaliere dedicate, con la vaccinazione di tutti gli anziani ultraottentenni allettati che necessitano di ricevere la dose a domicilio; predisporre entro e non oltre il 2 aprile un piano vaccinale regionale che contenga date certe e modalità di adesione precise e omogenee su tutto il territorio regionale, per tutte le categorie che oggi ancora sono in attesa di essere vaccinate, partendo dai cittadini fragili e i loro caregiver e proseguendo per coorti di età; identificare, in stretto raccordo con gli enti locali, ulteriori siti a disposizione per la campagna vaccinale così da avere una capillarità territoriale e garantire che le inoculazioni siano svolte a una adeguata distanza dalla propria residenza; trasferire, da subito, tutte le prenotazioni degli appuntamenti vaccinali per gli over 80 e le categorie che sino a oggi hanno aderito tramite il sistema messo a punto da Aria Spa (insegnanti, forze dell’ordine, ecc.) alle Aziende sanitarie che, in sinergia con i Comuni per la parte di gestione dell’anagrafe su cui sono competenti, hanno già dimostrato di saper procedere speditamente anche in emergenza”.

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