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Addio a Marini

Written by Alessandro Del Corno.

Alessandro Del CornoArticolo di Alessandro Del Corno.

Con la morte di Franco Marini scompare una grande figura del cattolicesimo sociale, sindacalista allievo di Pastore e di Donatt Cattin, segretario del Partito Popolare e uno dei fondatori, sia dell’Ulivo come Coalizione che della Margherita, per finire al Partito Democratico, oltre a divenire Presidente del Senato, sfiorando successivamente il Quirinale.
La figura di Marini dopo anni di attivismo sindacale nella Cisl coincidente nella prima fase con le grandi conquiste dei Lavoratori . nel nostro Paese culminate con lo Statuto del 1970, si interseca da protagonista con la plurale e difficilissima gestione della fine della Democrazia Cristiana.
Franco Marini, fu uno dei pochi eredi di quella gloriosa tradizione che comprese e si batte’ finche’ fu possibile, per conciliare nella fase nuova della politica italiana, post Tangentopoli, la cultura politica del cattolicesimo democratico che tanti risultati aveva consegnato al Paese nei decenni precedenti, in un’ottica plurale ed organica di Centrosinistra con la nascita dell’Ulivo che appunto per tale analisi, vide sempre come Coalizione di forze distinte e non come partito unico.
Tale posizione venne superata dagli eventi fino alla nascita del Pd che lo vide comunque uno tra i protagonisti.
Certo di Marini oltre all’adesione alla Dc, alle lotte sindacali al processo di una difficile pluralità politica, resta per l’oggi e per il domani, la sua inquietudine di fondo, relativa a trovare una via possibile e percorribile per coniugare anche nel nostro tempo di grandi pluralità, la difesa in forma aggiornata e moderna la cultura politica che con le radici strurziane del 1919, evolute nella Dc, rappresentò il momento più alto del progresso civile, politico ed economico-sociale di tutta la Storia unitaria italiana, con una società di grandi pluralità e dove i cattolici sembrano essere lievito irrilevante in tale processo storico.