Biden saprà curare le ferite lasciate da Trump

''È stato difficile, ma ce l'ho fatta - prosegue Obama ricordando il proprio passaggio di consegne con l'allora appena eletto Donald Trump, descrivendola, anche nell'appena pubblicato 'A promised Land', come una staffetta, ''la più perfetta unione'' prescritta dalla Costituzione. Chiamai Donald Trump quella sera stessa, a tarda notte, per congratularmi con lui, anche se la sua vittoria su Hillary Clinton aveva all'incirca lo stesso margine della vittoria di Joe Biden su di lui. Feci quella telefonata, non abbiamo rimandato per settimane fingendo che non fosse successo. Qualche giorno dopo lo invitai alla Casa Bianca con sua moglie, Melania. Feci in modo che tutti i miei dipartimenti e i miei collaboratori preparassero i manuali per la transizione. A quanto pare, non sempre sono stati letti. Uno di questi riguardava come affrontare l'eventualità di una pandemia. Sembra che non abbiano seguito le linee guida indicate. Cercai di mettere in pratica la lezione imparata da George W. Bush durante il mio insediamento. Il trasferimento pacifico del potere tra i partiti fa parte di ciò che fa funzionare una democrazia''.
Obama fa il confronto con il fatto che Trump non accetti la transizione e rifiuti di riconoscere la propria sconfitta: ''Mi dispiace dire che al termine della presidenza di Donald Trump questo comportamento non mi sorprende. Michelle ed io parliamo molto. Lei è più pessimista sulla natura umana. Cerco di ricordarle che quando venni al mondo, in gran parte dell'America, in un albergo come questo, non c'erano ospiti afroamericani. Se io e lei ci fossimo incontrati qui, era perché portavo le sue valigie. E ora siamo seduti qui, e io sono l'ex presidente degli Stati Uniti. Negli ultimi quattro anni non c'è dubbio che si sono provocati dei danni significativi tanto negli Stati Uniti come in tutto il mondo. Se ignori la scienza, se ignori i fatti, la pandemia sarà più grave. Se incoraggi, o tolleri, i comportamenti razzisti, chi ha questi impulsi si farà più ardito. Se abbracci i dittatori sulla scena mondiale, l'impegno per la democrazia si indebolisce. Quando lasciai il mio incarico, l'America era in una posizione forte, e vedere un po' di quel progresso dissipato inutilmente, è... Sì, evidentemente c'è un senso di frustrazione a volte''.
Intervista di Repubblica a Obama»