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Le chiusure sono una scelta dolorosa ma la priorità è salvare le vite

Written by Dario Franceschini.

Dario FranceschiniRiportiamo le agenzie con la sintesi dell’intervento di Dario Franceschini al Corriere della Sera.

Franceschini: Nel prossimo decreto aiuti per lo spettacolo - "Abbiamo erogato più di un miliardo in interventi per sostenere il settore e venire incontro anche a quei lavoratori che non avevano altri tipi di sostegno. Dobbiamo nuovamente intervenire e lo faremo già dal decreto di domani o dopodomani aiutando le imprese, con la raccomandazione che facciano poi arrivare quegli aiuti ai lavoratori. Poi ci saranno interventi diretti per sostenere i lavoratori. E' una pausa e poi tutto tornerà a muoversi. Ci sarà comunque una fase intermedia e quindi le spese di investimento per adeguarsi alle norme fatte da cinema e teatri saranno comunque fondamentali". Lo ha detto il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, su Corriere Tv.
"Ci sono misure di carattere generale già in programma - ha spiegato Franceschini in merito alle misure economiche -. A questo si aggiunge un intervento immediato con misure di ristoro per le attività chiuse dal dpcm di oggi che avranno un versamento sul conto corrente. Sono attività come bar, ristoranti, teatri. Poi arriveranno anche altri aiuti". Per quanto riguarda i biglietti già acquistati, Franceschini ha spiegato che "ci sarà la possibilità di un risarcimento o di avere dei voucher, ma può anche darsi che scattino meccanismi di sostegno ai teatri da parte degli stessi cittadini". "Alla fine di questa esperienza terribile ci sarà grande voglia di vivere - ha proseguito -. Penso che ci sarà domanda molto forte di cultura, da qui ad allora dovremo sostenere il settore, che sarà aiutato nell'emergenza e nella ripartenza". In merito al mancato stop dei musei, Franceschini ha spiegato che "sono state chiuse le attività nelle quali le persone stanno insieme nello stesso luogo. Nei musei si entra in modo scaglionato, con distanze e pochi alla volta. Non è il caso di fare guerra tra settori, sarebbe assurdo". "Da anni difendo il settore culturale - ha concluso il ministro -, è un mondo di cui mi occupo tutto il giorno. Si possono contestare le scelte... Nessuno discute l'essenzialità della cultura ma la priorità ora è salvare vite".

Franceschini: dpcm? Vedendo i contagi oggi forse è il minimo - "Quando devi intervenire e hai responsabilità di governo non puoi consultare tutte le parti sociali. Se chiedi ai ristoratori se vogliono chiudere ti diranno di no. Il tempo dirà se abbiamo fatto bene o male, ma guardando i contagi di oggi, dico che abbiamo fatto bene, forse abbiamo fatto il minimo". Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Dario Fontana, su Corriere Tv, in merito all'ultimo Dpcm.

Franceschini: è prioritario salvare le vite e stare a casa - "Chiudere teatri e cinema è stata una scelta dolorosa e difficile ma quando si hanno responsabilità di governo bisogna farsi carico degli interessi generali. In questo momento la priorità è salvaguardare la vita delle persone. C'è il dovere intervenire salvaguardando il lavoro e i servizi essenziali. Riconosco che il cinema e i teatri hanno rispettato i protocolli, ma il tema non è la sicurezza del luogo, anche se purtroppo c'è qualche problema, come ad esempio per i coristi della Scala. Il tema è ridurre la mobilità delle persone. Bisogna stare a casa, tranne quando non lo si può evitare. Capisco gli appelli ma bisogna mettere in ordine la gerarchia delle urgenze". Lo ha detto il ministro Dario Franceschini, intervistato dal direttore del Corriere, Dario Fontana, su Corriere Tv.

Franceschini: il dpcm è per evitare misure più drastiche dopo - "Difficile fare previsioni sul futuro, ma più si fanno misure drastiche più si rallenta il contagio e si evitano misure più drastiche dopo. Non bastano gli interventi del governo, serve il corretto comportamento delle persone. L'80 per cento dei contagi avviene in casa, in famiglia o nelle relazioni personali. Le cene tra persone non conviventi sono uno dei veicoli principali di contagio. Bisogna fare solo le cose indispensabili. Stare in casa e limitare i contatti con le persone con cui non conviviamo. E' il modo migliore per proteggere le persone che vogliamo bene". Lo ha detto il ministro Dario Franceschini, intervistato dal direttore del Corriere, Luciano Fontana, su Corriere Tv.

Franceschini: Le chiusure sono una scelta dolorosa ma la priorità è salvare vite - "È stata una scelta dolorosa e difficile. Quando si ha responsabilità di governo non bisogna guardare solo alle istanze del proprio settore ma agli interessi generali. E ora la priorità è fermare il contagio e salvare le vite delle persone. Era un dovere intervenire bloccando il più possibile i movimenti delle persone cercando di salvare attività come il lavoro e i servizi essenziali". Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in diretta sul sito del Corriere della Sera, a proposito della chiusura di cinema e teatri stabilita nel Dpcm.

Franceschini: ridurre la mobilità della persone, bisogna stare a casa - "Il mondo del cinema e del teatro ha applicato i protocolli, ma il tema non è la sicurezza del luogo - anche se abbiamo visto che i coristi della Scala sono risultati positivi - ma al di là di questo il tema è ridurre la mobilità delle persone. Bisogna stare a casa per le cose che si possono evitare e salvare quelle essenziali, come la scuola. È una pausa e ci occuperemo di aiutare ad attraversare questo deserto le imprese e i lavoratori. La priorità è salvare vite e evitare che il sistema sanitario arrivi a saturazione. Serve il contributo di tutti, capisco le proteste ma bisogna mettere in ordine una gerarchia di priorità". Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in diretta sul sito del Corriere della Sera, a proposito della chiusura di cinema e teatri stabilita nel Dpcm.

Franceschini: guardando la crescita dei numeri dovevamo decidere - "Quando bisogna prendere delle decisioni bisogna assumersi delle responsabilità, non si possono consultare tutte le parti sociali. È evidente che c'è una assunzione di responsabilità politica. Il tempo dirà se abbiamo fatto bene o male. Guardando la crescita dei contagi, la crescita delle terapie intensive e la crescita dei morti, forse abbiamo fatto il minimo". Così il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervistato dal Corriere della Sera.

Franceschini: spero che in qualche mese sia pronta una netflix della cultura italiana - "Abbiamo messo dieci milioni di euro sulla Netflix della cultura realizzata da Cassa depositi e prestiti. Spero che possa diventare operativa il prima possibile, parte dall'idea che ciò che non si può vedere dal vivo, si può vedere in streaming. Non sostituisce lo spettacolo dal vivo ma può integrare. Spero che sia una cosa di qualche mese perché sia operativa". Così il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervistato dal Corriere della Sera.

Franceschini: se avessimo ascoltato tutti non avremmo fatto nulla, serve buonsenso - "Mi chiedo se abbiamo perso tutti il buonsenso. Con ventimila contagi al giorno e l'aumento dei morti dobbiamo pensare alle cene? Sostanzialmente ascoltando tutti i settori colpiti dovevamo non fare nulla, e se non avessimo fatto nulla l'accusa sarebbe stata di non fare nulla". Così il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervistato dal Corriere della Sera.