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La crisi non colpisce più solo i poveri

Written by Il Giorno.

MilanoArticolo del Giorno.

"La crisi non colpisce più solo i poveri ma anche il cosiddetto ceto medio. Per questo il Governo ha fatto bene a bloccare fino alla fine dell'anno l'invio delle cartelle esattoriali e a sospendere i pignoramenti esecutivi per i debiti contratti nei confronti della pubblica amministrazione. Ma questo non è sufficiente. Sarebbe necessario estendere fino al 31 dicembre lo stop anche delle aste immobiliari per i prestiti che i cittadini non sono in grado di restituire alle banche su prime case, laboratori e negozi". Lo afferma Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana e presidente delle Fondazione San Bernardino.
"Se non si interverrà in tempo 90.000 famiglie in Italia, di cui 20.000 in Lombardia, ulteriormente impoveritesi durante il lockdown, vedranno la casa dove vivono, il negozio e il laboratorio che rappresenta la loro fonte di reddito, messe all'asta da società cui le banche hanno ceduto i crediti deteriorati. Tali società operano attraverso entità finanziarie, domiciliate in paradisi fiscali, in questo modo i guadagni che realizzano svendendo gli immobili, finiscono esentasse fuori d'Italia: una situazione inaccettabile, tanto più in un momento di grave difficoltà come questo", ha osservato Gualzetti. Inoltre il direttore della Caritas Ambrosiana, anche in qualità di presidente della Fondazione San Bernardino, propone di introdurre nel primo dispositivo di legge utile procedure di esdebitazione veloci per le famiglie incapienti. Una riforma che renderebbe più facile a privati e consumatori negoziare coi creditori piani di rientro per cancellare il debito, è in realtà già pervista dal nuovo Codice della crisi.