Rsa e servizi sociosanitari a rischio

E tutto questo rischia di tradursi in un aumento delle rette, già troppo care per le famiglie lombarde: è inaccettabile. La Regione ha in pancia 60 milioni di euro di contributi non versati da febbraio in poi alle RSA rimaste tragicamente senza ospiti: cosa aspetta a darli per coprire i maggiori costi sostenuti? Vuole risparmiare sulla pelle degli anziani? Si aspetta che le RSA aumentino le rette agli ospiti? Ricordo che l’assessore Gallera prima delle ultime elezioni regionali ‘trovò’ 10 milioni di euro per ridurre le rette: dobbiamo pensare che le famiglie interessano alla Regione solo in campagna elettorale?”.
“Il contributo giornaliero stabilito ad agosto dalla Giunta- continua Borghetti- per gli ospiti Covid non funziona, perché viene decurtato di quanto già pagano come retta giornaliera le famiglie e questo non va bene, perché tocca alla Regione coprire i costi sanitari dell’assistenza, non certo ai famigliari degli ospiti Covid, che si trovano così beffati due volte: perché i loro cari si sono ammalati, e perché le rette che pagano sono usate per coprire i costi sanitari anziché i costi alberghieri, come dovuto”.
“È ora che Fontana e Gallera si occupino seriamente delle RSA, del loro personale e degli ospiti: i loro sono ritardi colpevoli”, conclude Borghetti.
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