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La proroga dello stato di emergenza

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli a SkyTg24 (video).

Speranza ha chiesto un atto di responsabilità a tutto il Paese e ai cittadini. Quella stessa responsabilità che ci ha consentito nella prima fase di fronteggiare bene l’emergenza e di diventare un esempio per tutti i Paesi che l’hanno affrontata successivamente.
Ora la pandemia è ripartita e il virus ha ripreso a circolare ma restiamo il Paese in cui ci sono 45 contagiati ogni 100mila abitanti contro gli oltre 200 degli altri Paesi europei.
Credo, quindi, che questo richiamo alla responsabilità sia giusto.
Credo che debba essere l’impegno non del Governo o di una parte del Parlamento ma debba essere un impegno di tutta la politica di tutta la società italiana se vogliamo evitare il diffondersi della malattia, prima di tutto per salvaguardare la salute, ma anche per evitare nuovi lockdown. Di fronte a tutto ciò, francamente, un’opposizione che in un momento come questo o di fronte a questa richiesta di assunzione di responsabilità fa mancare il numero legale alla Camera dei Deputati, approfittando del fatto che ci sono 40 parlamentari di maggioranza in quarantena, è un gesto che si spiega poco.

È evidente a tutti ciò che è successo. L’opposizione non ha avuto in Aula più voti della maggioranza ma ha scelto di sfruttare un momento particolare in cui c’erano molti parlamentari in quarantena per far mancare il numero legale in un momento in cui si stava discutendo di un’emergenza nazionale che rimane.
Francamente, di fronte ai dati sulla crescita dei contagi, delle persone ricoverate in ospedale e anche in terapia intensiva, trovo incomprensibile questa idea per cui non ci debba più essere lo stato di emergenza fino al 31 gennaio. Se c’è un momento in cui ha senso prorogare lo stato di emergenza è questo perché sappiamo che dobbiamo fronteggiare un virus che ha ripreso a circolare e ha bisogno degli stessi strumenti che ci hanno consentito di fronteggiarlo nella prima fase.
Qual è l’alternativa che propone il centrodestra oltre ad abbandonare le Aule parlamentari?
Negli altri Paesi europei i locali stanno chiusi, i bar e i ristoranti aprono solo poche ore: evidentemente Francia e Gran Bretagna hanno altri strumenti per mettere in pratica queste cose; in Italia abbiamo i DPCM e usiamo quello che abbiamo.

La scelta del DPCM che si farà oggi e la scelta di aumentare il livello di attenzione vanno in questa direzione: lavorare per garantire la salute e prevenire i rischi di un nuovo lockdown, anche parziale, che avrebbe gli effetti che abbiamo visto sull’economia.
Abbiamo cominciato lentamente a riprenderci e lo abbiamo fatto prima degli altri Paesi.
Abbiamo stanziato tanti soldi e non solo per i sussidi, che comunque erano necessari. La prima scelta che ha fatto questo Governo è stata quella di non lasciare solo nessuno, né i lavoratori autonomi, né la partite IVA, né quelli che non hanno mai avuto ammortizzatori sociali, oltre che la cassa integrazione per i lavoratori dipendenti. Questa è stata la scelta di non lasciare da solo nessuno, di non abbandonare chi ha subito di più i danni della crisi causata dal coronavirus ma abbiamo anche cominciato ad investire, con una serie di provvedimenti contenuti negli ultimi due decreti, che oltretutto dànno un impulso al lavoro sulle infrastrutture. Inoltre, le Camere sono impegnate a costruire grandi progetti per utilizzare ciò che, anche grazie a questo Governo, oggi in Europa c’è, cioè la possibilità del Recovery Fund, cioè la possibilità di avere per il Paese 80 miliardi di finanziamenti a fondo perduto e 129 miliardi di prestiti per la ripresa. Qui si giocherà la partita del futuro.
È evidente che in questo momento, abbiamo bisogno di tutto meno che di altri lockdown e di altre emergenze sanitarie e questo vuol dire che bisogna prevenire. Quello che sta facendo il Governo e quello che l’opposizione sta contestando uscendo dalle Camere è esattamente questo.

Video dell'intervento» 

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