La Legge di Bilancio 2020 e lo sviluppo sostenibile

La coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo sostenibile Chiara Braga ha sottolineato alcuni aspetti positivi conseguiti negli ultimi mesi: la modifica del Cipe in Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), “trasformazione sulla cui efficacia il Parlamento dovrà vigilare”, e il nuovo Piano 2030 per il Sud, parametrato sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile. È necessario però, come richiesto dall’ASviS, che si formalizzi una valutazione ex ante delle proposte di legge alla luce degli SDGs e si deve arrivare alla formulazione di una legge annuale per lo sviluppo sostenibile.
Braga si è poi soffermata su tre questioni aperte: “la disponibilità delle risorse, non ancora sufficiente e non sempre strutturate in modo da orientarsi su più esercizi finanziari; la capacità di produrre risultati in tempi rapidi, perché non è banale problema dei ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi e anche del superamento degli ostacoli per rendere pienamente operativi questi strumenti; in qualche caso infine la carenza di una coerenza complessiva. Faccio un esempio: il piano di rinascita urbana, quello sulle politiche abitative, è completamente slegato dall’obiettivo della tutela del suolo”.
Rapporto ASVIS»
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