
La manovra era "in parte già costruita dall'anno procedente", ma ora "i pezzi del puzzle ci sono tutti", dice il sottosegretario all'Economia
Pier Paolo Baretta, in un'intervista a Repubblica, nella quale sollecita, già a gennaio, una riflessione su una riforma fiscale che ridisegni aliquote Iva e Irpef, e sulla previdenza. "Per il 2021 le clausole di salvaguardia ammontano a 18 miliardi, per il 2022 si va anche oltre. Per non trovarci anche il prossimo settembre nella stessa situazione - osserva - bisogna aprire già a gennaio tre fronti di discussione. Bisogna discutere di Iva molto laicamente, rimodulando le aliquote in modo da abbassare il carrello della spesa, e bisogna ridurre l'Irpef per i redditi più bassi. Secondo, bisogna partire subito con la previdenza e decidere cosa accadrà dopo quota 100. Terzo tema - aggiunge -, la sostenibilità. Se arriviamo alla prossima legge di Bilancio senza queste risposte, le clausole di salvaguardia ci porranno gli stessi problemi".
Quota 100, prosegue, "va a morire da sola e tra non molto, non abbiamo alcuna intenzione di prorogarla o continuarla - risponde -. Cosa succede dopo, certo, è un problema che ci dobbiamo porre subito" e "io personalmente propendo per una forte flessibilità in uscita".
Intervista di Repubblica (file PDF)»