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Parchi, occasione persa

Written by Giuseppe Villani.

Giuseppe Villani Nessuna garanzia di finanziamento, nessun coinvolgimento degli enti locali, nessun sostegno alle esperienze virtuose.
Per questo come Gruppo regionale del Pd, in consiglio regionale, abbiamo votato contro le modifiche alla legge regionale sulla Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree protette.
E questo perché è stata un’occasione persa e ha riguardato oltre il 25% del territorio regionale lombardo coperto e tutelato dalle aree protette, 24 parchi regionali, 14 parchi naturali, 67 riserve naturali, 3 riserve nazionali, 33 monumenti naturali, 1 parco nazionale, 250 Siti di Rete Natura 2000 e 104 Plis.
Le proposte di modifica alla legge regionale di riorganizzazione del sistema delle aree protette contenute nel progetto di legge di nostra iniziativa, discusso in abbinamento al pdl della Giunta regionale, che avevano l’obiettivo di riattribuire un ruolo attivo agli enti locali all’interno del processo, sono state del tutto disattese. Perciò, abbiamo votato contro queste modifiche perché se da un lato noi proponevano che la proposta del progetto di razionalizzazione e riorganizzazione delle aree protette venisse predisposta “d’intesa con gli enti locali interessati”, permettendogli di condividere e non di subire le trasformazioni in atto, dall’altro la decisione della maggioranza di centrodestra di non andare in questa direzione ha letteralmente svilito le istituzioni territoriali e tutti quelli che in questi 35 anni, da quando la legge regionale originaria è stata approvata, si sono spesi per la tutela ambientale della Lombardia.
Con la nostra proposta e gli emendamenti presentati chiedevamo di introdurre la possibilità per gli enti locali, e in particolare per Province e Città Metropolitana, di poter proseguire nelle gestioni virtuose di siti di Rete Natura 2000 e di riserve e monumenti naturali. Con un ordine del giorno depositato in consiglio, è stata poi sottolineata l’importanza di accompagnare il complesso processo di riorganizzazione, di cui la Giunta proponeva la proroga dei termini per la presentazione dei progetti, con opportune risorse finanziarie che consentissero ai parchi regionali di dotarsi di strumenti e di personale utile, non solo per la predisposizione e presentazione delle proposte, ma anche e soprattutto per la successiva e debita attuazione. Niente: tutto bocciato.

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