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Trasporto Pubblico, occorre rafforzare i collegamenti su Milano: il caso della zona nord ovest

Written by Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti
Articolo pubblicato dalla rivista Cooperazione & Solidarietà.

Non passa giorno senza che le notizie di disagi dei pendolari che gravitano su Milano aumentino, con grande riscontro sui media. Ritardi, disservizi e, purtroppo, anche atti di vandalismo e di violenza, sono una costante che accompagna la vita di chi viaggia, soprattutto per lavoro e studio, in questa Regione. Il sistema per il trasporto pubblico dei cittadini mostra problemi costanti, già ora, in un momento storico in cui il numero dei cosiddetti city users -coloro cioè che vanno a Milano a lavorare o studiare- è di circa 800mila persone al giorno. Ma il futuro prevede una crescita significativa di questi numeri, soprattutto grazie alla capacità attrattiva che Milano sta mostrando negli ultimi anni.
E’ necessario quindi che Regione Lombardia abbia la capacità di progettare un sistema integrato di trasporti più avanzato, che faciliti la vita ai cittadini, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita dei singoli. Sul fronte del trasporto ferroviario regionale, ci troviamo di fronte a un sistema la cui qualità non è più paragonabile a quella dei collegamenti nazionali, e che si caratterizza per la scarsa manutenzione dei mezzi, per un’impostazione anacronistica dei servizi offerti e per la mancanza di puntualità ed incapacità di rispondere alle esigenze dei pendolari lombardi. Occorre, per contro, un potenziamento dei collegamenti ferroviari regionali ed interregionali, a partire proprio dal rafforzamento dello snodo di Milano, dei collegamenti con gli aeroporti e delle linee ferroviarie dell’area prealpina, orobica e lariana, raddoppiando le linee dove necessario, potenziando le stazioni di incrocio tra le linee e minimizzando le interruzioni di linea. Un cambio di passo sulla gestione del servizio ferroviario regionale è quantomeno urgente, e si può fare attraverso una gara europea, per ottenere anche un ammodernamento del materiale rotabile, una migliore qualità del servizio e un controllo dei costi. Ciò si aggrava, poi, per tutti i sistemi viari che gravitano su Milano: nelle vicinanze della metropoli gli ingorghi viari e i blocchi di traffico divengono più gravi e difficili da superare. Questo perché la rete è stata immaginata e disegnata nel passato con un impianto che non teneva adeguatamente in conto dello sviluppo dei sistemi urbani e delle concentrazioni abitative. In parole semplici spesso le stazioni e le fermate, sulle linee viarie e ferroviarie, sono state pensate in maniera non concorde con gli insediamenti abitativi. Dove si prevedeva di costruire nuovi quartieri e dove le persone andranno in futuro a vivere, in un processo di avvicinamento alla metropoli che pare un processo ormai avviato e inarrestabile, non è stato previsto un adeguamento alle previsioni di spostamento delle persone. Prendiamo un esempio a noi vicino: l’area nord ovest Milano, con i grandi insediamenti già presenti, il futuro insediamento previsto nella grande area di sviluppo presso Cascina Merlata e, in generale, di tutta la zona che oggi ha preso il nome di Mind (con la realizzazione di Human Technopole, nuovo ospedale Galeazzi, Campus universitario della Statale e altri servizi), e che tutti conosciamo come l’area che ha ospitato Expo Milano 2015. La crescita significativa di abitanti in questa zona, in previsione, non deve mettere in crisi i trasporti urbani verso Milano, e anche verso i più importanti assi di trasporto nazionale. Molto si cerca di fare con ATM e con mezzi di superficie come linee dedicate e altro, ma sappiamo che il mezzo di trasporto più efficiente è quello su rotaia. Per quanto riguarda la rete ferroviaria, i progetti che più direttamente interessano il comparto circostante l’area, e che devono al più presto essere realizzati, sono sia sulla nuova linea di Alta Velocità/Capacità Torino-Milano-Roma, che deve prevedere al più presto la realizzazione di una nuova fermata a Rho-Fiera, che il collegamento a Malpensa e il potenziamento del Passante Ferroviario alle fermate di Milano Certosa e Milano Villapizzone. Così, con il prolungamento delle linee S5 ed S6 e l’introduzione di due nuove linee, la S14 Milano Rogoredo-Rho-Magenta e la S15 Milano Rogoredo-Rho-Parabiago, la zona raggiungerà una capacità all’altezza della previsione dei futuri flussi di trasporto. Senza dimenticare che va valutata anche la previsione di una nuova stazione dedicata all’insediamento di Cascina Merlata, per evitare spostamenti interni verso stazioni che pur vicine in linea d’aria, non sono però raggiungibili se non con mezzi di superficie, pubblici o privati. Solo con un forte impulso a questo rafforzamento infrastrutturale infatti, il progetto complessivo di tutta la zona potrà decollare ed esprimere al meglio tutte le sue potenzialità.

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