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Unità

Written by Stefano Facchi.

Stefano FacchiUnità. Dalla piazza di Roma si è levata alta e chiara la richiesta all'intero gruppo dirigente che non può cavarsela liquidandola come un'ingenua mozione degli affetti o una semplicistica invocazione che non tiene conto della complessità e delle mille difficoltà.
E', invece, una condizione indispensabile e ineludibile per costruire un'opposizione credibile ed efficace.
E la memoria va ad un capitolo importante nella storia dell'Ulivo.
Nel novembre del 2002 la coalizione organizzò a Milano una grande manifestazione nazionale contro la finanziaria del governo Berlusconi; il corteo, dopo aver attraversato le vie della città, si concluse in piazza Duomo, davanti a palazzo reale.
Ero sul palco e il colpo d'occhio era impressionante: una partecipazione straordinaria che andava ben oltre le attese.
Così come impressionante era la forza con cui, durante il comizio di Piero Fassino (allora segretario DS), da quella piazza arrivò il messaggio: Unità - Unità.
Si chiedeva ai partiti di imboccare l'unica strada possibile per dare a questo paese una prospettiva di governo riformista.
Si chiedeva di mettere da parte le antiche divisioni e di rinunciare agli egoismi di bandiera.
Unirsi non era un'opzione: era semplicemente e drammaticamente l'unica strada praticabile perché eravamo tutti consapevoli che i partiti, pur carichi di una storia ricca e spesso gloriosa, erano giunti al minimo storico nel rapporto di fiducia con il proprio elettorato e con il Paese.
Da quel giorno abbiamo lavorato sodo e quella fu una tappa decisiva nel percorso che ci avrebbe portato alla costruzione del Partito Democratico.
E' necessario recuperare quello spirito e la consapevolezza che, anche oggi come allora, altra strada non è data.
Unità.
Questo il messaggio che è salito forte dalla piazza romana del 30 settembre.
Questo è il messaggio che dalla piazza di Roma deve arrivare anche ai tanti che, nella stessa giornata e non certo in alternativa, manifestavano a Milano contro la barbarie e l'intolleranza.
Essere una somma e non una divisione è la scommessa che ci attende nei prossimi mesi e che deve guidarci in tutta la fase congressuale che ci apprestiamo a vivere.