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Salvini e la nave Diciotti

Written by Alessandro Del Corno.

Alessandro Del Corno La vicenda della Nave Diciotti, probabilmente si esaurirà al netto delle vicende umanitarie, verificate e legali da verificare, in un nulla di fatto rispetto all'equa redistribuzione in una cornice di Unione Europea, come invece il governo Conte, aveva enfatizzato e sbandierato, dopo l'ultimo Consiglio europeo in termini di risoluzione positiva di tale grave problema.
Le ultime notizie, sono che alcuni Paesi, fuori dall'Unione e la Chiesa italiana, sarebbero disponibili ad accogliere una parte dei passeggeri della Diciotti.
Vedo in tal senso che la propaganda gira già a mille, dimenticandosi che la Chiesa, sia nella predica del Papa e di una parte dei suoi uomini che, nelle sue strutture, in questi anni, ha supplito alle carenze dello Stato, in termini di accoglienza dei migranti, ricevendo invece da determinati conati culturali regressivi, parole infamanti.
E comunque la disponibilità della Chiesa italiana è un giusto atto umanitario e non politico che nessuno dovrebbe strumentalizzare.
In realtà, da questa vicenda, Salvini, sta giocando una duplice partita che poi si accomuna.
Da un lato, accentuare il suo rapporto diretto con il popolo, bypassando la separazione dei poteri dello Stato e dall'altro, prepararsi per la tornata elettorale europea, nella quale, si è già posto il risultato, di abbattere insieme agli partiti europei populisti il Muro di Bruxelles.
Quei partiti suoi amici, soprattutto quelli di Visegrad che, non sono disponibili ad accogliere nemmeno un migrante sui propri territori, con la beffa di incassare invece parecchio denaro da parte dell'Unione Europea e quindi compresa l'Italia, per fare politiche di accoglienza.
Il tempo anche da questo punto di vista per l'opposizione nella quale milito come semplice iscritto, cioè del Pd, si sta notevolmente riducendo e quindi sarebbe necessario in tempi rapidi, se si vuole difendere la positività del valore europeo e della nostra democrazia liberale, anche con molti difetti da correggere, uno slancio Costituente per giocare una propria partita all'attacco, senza illudersi di giocarla in difesa, anche attraverso un nuovo rapporto tra sovranità nazionale e quella europea, in termini più democratici e più solidali tra i Paesi aderenti ed in chiave interna, recuperare anche con uno stile nuovo e proposte nuove, importanti pezzi di fiducia con i cittadini, a partire dai ceti medi-popolari.
Sempre, se non si vogliono lasciare ulteriori autostrade politiche ed elettorali pericolosamente populiste a Salvini che ormai, sembra deciso a percorrere fino in fondo.