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Scelgo l’Europa e la democrazia

Written by Patrizia Toia.

Patrizia Toia
Intervista pubblicata dal Sicomoro.

Patrizia Toia, come si vive, da parlamentare europea, la non condivisione del Presidente Mattarella sull’esecutivo del prof. Giuseppe Conte?
Apprezzo e sostengo la fermezza del Presidente Mattarella nella difesa sostanziale della Costituzione perché ha svelato i piani di chi voleva far uscire l'Italia dall'euro attraverso sotterfugi. Con il risultato di impoverire milioni di italiani, annullando i loro risparmi e danneggiando le imprese. Abbiamo assistito ad un dibattito non trasparente tra forze politiche che esprimono punti di vista differenti, ma il progressivo tentativo di Movimento 5 Stelle e Lega di sfregiare la Costituzione e di negare la prerogative del Presidente della Repubblica, arrivano persino a minacce di movimenti di piazza.
Ma la criticità sull’Europa non è una novità per i movimenti populisti…
Una cosa è la critica, un’altra la fuoriuscita. Movimento 5 Stelle e Lega, dopo averlo negato in campagna elettorale, stavano tentando - e tenteranno - di far uscire l'Italia dall'euro. La notizia, tenuta sotto traccia, è comparsa a sorpresa perché sfuggita loro di mano nella prima bozza del loro “contratto”. Poi, dopo essere stati costretti a modificare il piano, grillini e leghisti hanno tentato di nominare un figura notoriamente anti-euro al ministero dell'Economia, proprio per provocare una crisi di fiducia dei mercati internazionali nei confronti dell'Italia, sfiducia che avrebbe inevitabilmente portato il Paese all'estromissione dall'eurozona. Il meccanismo lo avevamo già visto in Grecia nel 2015: una volta fatto salire lo spread al livelli insostenibili per le nostre finanze con ampio debito pubblico, anche l'Italia si sarebbe trovata nell'alternativa tra accettare gli aiuti del fondo salva-stati, con vincoli annessi, o essere costretta a uscire dalla moneta unica per poter svalutare. Ora che il Presidente Mattarella ha sventato questo tentativo, le forze populiste puntano a travolgere le regole democratiche: é una minaccia che non è limitata al nostro Paese, ma che incombe su diverse democrazie europee e contro cui bisogna agire con fermezza a difesa dello stato di diritto.
Quale è il timore, dopo la Brexit?
In Gran Bretagna le forze euroscettiche, alleate dei grillini al Parlamento europeo, sono riuscite a imporre un'uscita del Paese dall'Ue e dal mercato comune con una campagna referendaria basata su menzogne, smentite dagli stessi leader euroscettici il giorno dopo il referendum, e illudendo gli elettori che uscire dall'Ue non avrebbe comportato l'uscita dal mercato comune, cosa che costerà molti posti ai lavoratori inglesi. In Polonia e in Ungheria i governi a cui si ispirano sovranisti ed estremisti di destra italiani stanno distruggendo lo stato di diritto e le libertà civili dei cittadini. Mentre parliamo in Europa si chiedono se ‘l’Italie peut faire chavirer l’Europe?’. La fermezza del nostro Presidente della Repubblica diventa emblematica per non far deragliare l’Europa.
Però è legittimo che alcuni propongano modifiche in Europa o addirittura una separazione…
Chi vuole uscire dall'euro deve dirlo apertamente e lasciare scegliere gli elettori. Certo è che vi sono interessi internazionali che intendono indebolire l’Europa per riaffermare una spartizione di influenza bipolare. O stiamo in Europa o saremo sospinti al di là del Mediterraneo.

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