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La situazione è veramente complicata

Written by Ezio Casati.

Ezio Casati La situazione è veramente complicata.
Voglio esprimere la mia stima verso il Presidente Mattarella che con lucidità e pazienza( quest’ultima usata in abbondanza) ha preso atto della difficoltà dei partiti di uscire da uno stallo e dalla mancanza completa di prendersi le proprie responsabilità e di provare a fare uno sforzo per dare al Paese un Governo politico che faccia magari un piccolo tratto e che metta in salvaguardia gli aumenti dell’IVA e altri provvedimenti urgenti. Che provi a rivedere la legge elettorale e poi si vada al voto.
Vista l’impossibilità di arrivare a questo obbiettivo Lo strumento indicato dal Presidente è un Governo terzo è composto da figure autorevoli, non schierate e non schierabili che facciano quei passaggi indispensabili e che siano legittimate dal Parlamento, un Governo di servizio.
Nel giro di qualche minuto Salvini e Di Maio ( uest’ultimo sorridente… cosa ci sia da ridere dovrebbe spiegarlo) hanno chiuso la porta con l’esiguo appoggio di Giorgia Meloni, il PD che ha scelto di stare sull’Aventino è l’unica forza politica di un certo peso che si è detta pronta a sostenere questa ipotesi, troppo pochi i numeri a favore, Forza Italia ancora una volta indecifrabile.
Il rischio ( o la certezza) è di un voto balneare o immediatamente successivo e intanto noi rischiamo di essere sotto rappresentati in tantissimi momenti chiave per i prossimi anni, dall’immigrazione alle scelte del bilancio comunitario.
Adesso il centro delle colpe non è l’insipienza politica di forze politiche che guardano al loro tornaconto ma la legge elettorale.
Certo che criticare la legge elettorale e poi andare a votare ancora con quella è una bella contraddizione ed allo stesso tempo responsabilità , teniamo conto che questa legge elettorale è stata votata dai due terzi del Parlamento precedente( e di quello attuale) e il terzo rimanente era per una legge proporzionale che non cambiava di niente il risultato.
Spero che ci sia ancora spazio per un po’ di riflessioni e si trovi un momento di sintesi che per una volta metta al centro gli interessi del Paese a quelli dei partiti.
Il mio PD mi ha lasciato molti dubbi sul comportamento adottato, alle elezioni si va per governare e non per essere forza di opposizione, adesso, se si andrà a votare immediatamente dovremo presentarci come forza politica e come coalizione , dovremo dire con chi ci alleiamo e soprattutto mettere in campo una squadra vincente dal punto di vista dei progetti e dei contenuti, non sarà facile.
Ultima riflessione, il voto al referendum e la mancata riforma costituzionale dovrebbero far prendere coscienza a chi ha votato NO e a chi ha fatto votare NO di aver commesso un errore politico enorme, lì c’era il futuro di una Repubblica moderna e di una legge elettorale certa.
Forse possiamo ancora recuperare.

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