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Da Expo a Mind

Written by La Repubblica.

Albero della Vita
Articolo di Repubblica.

Pioveva, esattamente come tre anni fa. E anche per questo Primo Maggio che ha segnato la "ripartenza", è stato l'Albero della Vita ad accendersi di luci, musiche e colori. Uno spettacolo, quello del simbolo del 2015, a cui hanno assistito per celebrare un passaggio di consegne ufficiale tra Expo e Mind. Perché, ormai, è così che si chiama l'area degli ex padiglioni dell'Esposizione destinata a diventare un Parco della scienza, del sapere e dell'innovazione. Milano innovation district.
E perché, ormai, anche Beppe Sala dice è arrivato il momento di guardare al "futuro", di veder partire altri cantieri. Anche se, l'ex amministratore delegato e commissario ha ammesso di aver provato "nostalgia" nel tornare per la prima volta da sindaco sul luogo del delitto. "Non sarei sindaco - ha detto - se non avessi fatto Expo e non sarei quello che sono, anche umanamente. Anche se ho voltato pagina professionalmente questo è stato il sogno più bello della mia vita", cinque anni di "fatica" che ha prodotto però "un'opera che rappresenta le virtù di Milano e della Lombardia".
I cantieri dell'ospedale Galeazzi partiranno a breve; la Statale ha approvato il trasferimento del suo campus scientifico; anche il centro di ricerca Human Technopole ha già insediato un primo nucleo di lavoro. E lo ha fatto proprio in quello Palazzo Italia che la sera del Primo Maggio ha ospitato, a tre anni esatti dall'inaugurazione dell'Esposizioni, le istituzioni per una serata di gala e una sorta cerimonia di passaggio di consegne. "Il post Expo è finito, questa sera ripartiamo con Mind", ha spiegato Giuseppe Bonomi, l'ad di Arexpo, la società che si occupa del futuro dell'area.
Quello che nascerà sul milione di metri quadrati, hanno assicurato Bonomi e il presidente di Arexpo Giovanni Azzone, sarà "una città nella città", che a regime potrebbe arrivare a ospitare "tra le 70 e le 80mila persone" e che "dovrà vivere 24 ore su 24". "Per noi è importante l'eredità positiva che Expo ci consegna e che ancora segna la nostra area e tutto il territorio milanese. Una eredità - ha continuato Bonomi - che noi vogliamo valorizzare e portare nel futuro proprio con Mind, un progetto che guarda al domani puntando sulla ricerca scientifica e medica, sull'innovazione, sulle start-up, su grandi istituzioni accademiche".
Un progetto che, hanno assicurato Sala e il governatore Attilio Fontana, continuerà ad avere un appoggio bipartisan. Nessuna divisione, in nome di Mind. Se per il sindaco è stato un ritorno, infatti, per Fontana è stata una prima assoluta come presidente della Lombardia. Anche lui ha detto: "Dopo Expo è avvenuto un piccolo miracolo. Abbiamo dimostrato che si riescono a fare le cose con una certa rapidità. Sei istituzioni si sono messe insieme e forse per la prima volta la politica non ha intralciato. Le istituzioni devono essere al di sopra delle appartenenze e pensare al bene comune".