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La priorità è il trasporto pubblico locale

Written by Arianna Censi.

Arianna CensiArticolo pubblicato da Cooperazione e Solidarietà.

Mercoledì 28 marzo la Commissione Affari generali della Città metropolitana di Milano ha discusso una petizione, firmata da circa 1500 cittadini, sul prolungamento delle linee metropolitane M5 ed M1 lungo l’asse viabilistico del territorio magentino, la zona che comprende, in linea di massima, i comuni di Magenta, Cornaredo, Sedriano, Corbetta, Vittuone e Bareggio. Erano presenti i sindaci e un centinaio di cittadini firmatari della petizione.
Si tratta di una novità di rilievo, prevista dalla Statuto della Città metropolitana, che mette al centro della discussione i cittadini con le loro proposte, secondo modalità di partecipazione precise e concrete.
Ma al di là del merito della richiesta –sulla quale sono personalmente d’accordo, cosa ci dice, di fatto, questa vicenda?
Ebbene io credo che si tratti, ancora una volta, di un grido d’allarme che, questa volta, arriva direttamente dai cittadini e ci dice che è il trasporto pubblico locale la madre di tutte le questioni. I cittadini chiedono garanzie di mobilità pubblica, una mobilità che sia efficiente, capillare, che consenta di migliorare la qualità della vita ai milioni che abitano il territorio metropolitano. Si è appena conclusa una tornata elettorale che ha visto, per la Regione Lombardia, l’insediarsi di un nuovo governo. Ebbene si deve chiedere, con forza, al nuovo governo regionale di mettere al primo posto la questione del trasporto pubblico locale, che deve diventare una priorità assoluta. La Città metropolitana, assieme all’Agenzia di Bacino per il TPL, ha da tempo indicato le aree di intervento sul trasporto pubblico locale. Prima fra tutte l’integrazione tariffaria e la tariffa unica. Un solo biglietto che permetta di spostarsi nella grande area metropolitana, integrando i diversi mezzi, con semplicità e senza complicazioni per i cittadini. È questa una questione che, tra l’altro, non attiene solo agli spostamenti dai comuni metropolitani al comune capoluogo, ma riguarda anche quella parte, non così piccola – si stimano circa 80 mila cittadini, che quotidianamente esce da Milano per andare sul territorio metropolitano, e che vive gli stessi disagi. Ha già detto più volte che questa del trasporto pubblico locale è una battaglia fondamentale se vogliamo fare del milanese una moderna area metropolitana a livello delle sue omologhe europee. Attraverso l’Agenzia di Bacino si deve dare impulso all’integrazione dello sviluppo urbano e territoriale tra il capoluogo e l’area metropolitana, creando i presupposti per una mobilità realmente metropolitana. Certo dovremo chiederci quale modello di mobilità vogliamo, ma al di là di questo, bisogna aumentare, subito, le risorse al trasporto pubblico locale, investire, per farne un sistema di mobilità efficiente e a livello di un’area metropolitana di grande sviluppo come quella milanese.

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