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Periferie: promuovere la cultura della rigenerazione

Written by Arianna Censi.

Arianna Censi
Articolo pubblicato da Cooperazione & Solidarietà.

Il progetto “Welfare metropolitano e rigenerazione urbana - Superare le emergenze e costruire nuovi spazi di coesione e di accoglienza”, con cui Città metropolitana ha partecipato al Bando Periferie promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2016, è stato una prima occasione per rinforzare il ruolo strategico dell’ente. Il progetto, selezionato tra i primi, ha ottenuto 40 milioni di finanziamento, ai quali si sommano oltre 10 milioni già stanziati dagli enti proponenti per un totale di più di 50 milioni per 51 interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione di immobili pubblici degradati in tutte le sette zone omogenee in cui è suddivisa l’area metropolitana.
Lo scopo che fa da cornice a tutti gli interventi in cantiere è quello di costruire nuove modalità abitative all’interno di un sistema di servizi per l’accoglienza e la coesione sociale, promosso e gestito da una rete di Comuni. La Città metropolitana ha partecipato al Bando coordinando gli interventi e i progetti di oltre trenta Comuni e di numerose istituzioni del territorio. La scelta del Governo di coinvolgere non solo le città capoluogo ma anche le Città metropolitane ha permesso di attivare un nuovo livello di cooperazione tra queste e i loro Comuni e, nel caso di Milano, ha fornito l’opportunità di sperimentare un modello per la definizione di un’agenda metropolitana della rigenerazione urbana e dell’intervento sulle periferie. L’obiettivo del progetto “Welfare metropolitano e rigenerazione urbana - Superare le emergenze e costruire nuovi spazi di coesione e di accoglienza” è quello di innescare processi di riqualificazione di spazi sottoutilizzati o abbandonati attraverso interventi che sappiano rispondere alla domanda abitativa di fasce deboli della popolazione e al contempo alla necessità di luoghi per attività culturali e aggregative volte a sostenere l’inclusione sociale, oltre che a promuovere un sistema di mobilità sostenibile che metta in rete tali spazi. Il progetto è stato definito attraverso un processo concertato e fortemente condiviso con i Comuni metropolitani e con altre realtà associative presenti sul territorio, che ha dato luogo alla sua stessa articolazione in sei programmi d’intervento, ciascuno afferente a un’aggregazione di Comuni dell’area metropolitana, all’interno dei quali il tema della rigenerazione viene declinato in base alle potenzialità del territorio di riferimento. Il progetto di Città metropolitana di Milano può essere così definito al contempo un mosaico di progetti (oltre cinquanta interventi nei sei programmi), coerenti e fortemente caratterizzati dalla strategia comune rappresentata dal tema, e una tessera nel mosaico più ampio del Piano strategico, di cui intende rappresentare uno dei primi campi di concreta sperimentazione. Attraverso questa esperienza, il tema della rigenerazione delle periferie interseca due questioni fondamentali di governo del territorio e si costituisce come nodo cruciale intorno a cui disegnare un più generale progetto di cura del territorio stesso. La prima questione è strettamente connessa al ruolo che le città metropolitane, e in particolare quella di Milano, sono chiamate ad assumere nel governo delle aree urbane del Paese. La scala alla quale occorre affrontare i grandi temi dello sviluppo e della valorizzazione del territorio, e la complementarietà delle funzioni che lo scenario della rigenerazione richiama, aprono la questione della costruzione di reti quale condizione a fondamento di una progettualità che investa soggetti, contesti ambientali e sociali, livelli amministrativi diversi in una visione strategica che li sappia attivare in modo necessariamente interdipendente. La seconda questione riguarda il tema della periferia interpretato come occasione di rilancio per l’intero contesto territoriale metropolitano: i luoghi del progetto “Welfare metropolitano e rigenerazione urbana”, individuati attraverso un dialogo serrato tra i Comuni portatori della dimensione locale dei problemi e la Città metropolitana impegnata a fondare il suo orizzonte strategico, costituiscono i perni di una progettualità che ambisce a cogliere i problemi emergenti e le potenzialità presenti in ciascun ambito territoriale trasformandoli in prospettive di lavoro di medio periodo sui diversi temi della rigenerazione urbana. Indirizzando le amministrazioni locali verso progetti pertinenti con gli obiettivi della rigenerazione dei territori periferici e delle aree marginali della città centrale, Città metropolitana di Milano si è candidata a rappresentare il soggetto di riferimento per l’attivazione di più ampi programmi di riconversione, gestione e messa in rete di spazi rivolti all’accoglienza, alla cultura e alla coesione sociale. In questa prospettiva, le periferie diventano il campo di azioni trasversali ai tradizionali confini amministrativi, in cui mobilitare attori e comunità molteplici per la riconquista di spazi e l’organizzazione di servizi che, combinando residenza, welfare e altre funzioni di rilevanza metropolitana, sappiano costituire nuove centralità per il territorio metropolitano. Una delle azioni intraprese in tale ottica di attivazione di nuove centralità, anche dal punto di vista della costruzione teorica e metodologica di un nuovo modello di governance, è rappresentato dal progetto “M.O.S.T. of Pioltello” alla cui stesura Città metropolitana ha partecipato in qualità di partner, e che è stato premiato lo scorso 17 gennaio in occasione della quarta edizione del “Polisocial Award”, una competizione finanziata con i fondi del 5 per mille IRPEF raccolti dal Politecnico di Milano, nata per favorire lo sviluppo della ricerca scientifica ad alto impatto sociale. Il tema dell’edizione 2017 era quello delle Periferie urbane e i progetti di ricerca presentati dovevano avere, come ambito tematico di intervento, quello delle aree periferiche urbane collocate all’interno della Città metropolitana di Milano. Il progetto “M.O.S.T. of Pioltello” è stato il frutto della collaborazione tra la Città metropolitana, il Comune di Pioltello e il Politecnico di Milano. Arrivati ad oggi, un nuovo passo c’è da compiere: promuovere, oltre ai progetti già in corso, la diffusione di una cultura amministrativa che porti a concrete azioni di rigenerazione urbana e territoriale. Azioni da promuovere insieme e attraverso i Comuni del territorio metropolitano. E per raggiungere questa finalità la Città metropolitana di Milano è impegnata nella progressiva costruzione di un “Incubatore metropolitano per la rigenerazione territoriale”, una piattaforma di incontro tra progetti e opportunità di sviluppo, la cui condivisione con i Comuni e con tutti gli altri attori della Grande Milano è fattore determinante di successo. Sul tema, lo scorso 13 febbraio si è tenuto un seminario a Palazzo Isimbardi, dal titolo: “Investire in rigenerazione. Opportunità e strumenti”, il primo appuntamento di un ciclo di iniziative informative e formative con le quali la Città metropolitana di Milano intende promuovere la cultura della rigenerazione urbana e spingere verso la stretta collaborazione con i Comuni metropolitani. Questo incontro, inserito all’interno del Progetto “Welfare Metropolitano e rigenerazione urbana”, è stato proposto in collaborazione con ANCI Lombardia e si pone l’obiettivo di consolidare l’esperienza in corso, trasformando un’occasione legata a un programma straordinario in una prassi ordinaria e virtuosa di progettazione della rigenerazione metropolitana Le periferie e l’hinterland sono risorse inestimabili, non sono luoghi di malcostume e malaffare, di spaccio e di degrado, di insicurezza e violenza, sono invece quartieri e borghi ove si sviluppa il lavoro e la creatività, si esalta la versatilità e la laboriosità dei “milanesi”, sono luoghi di archeologia culturale e delle tradizioni con le loro peculiarità che vanno evidenziate ed esaltate, perché solo così la Metropoli può chiamarsi tale e rispondere ai bisogni di unità, integrazione e sviluppo dei suoi cittadini.

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