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Necessario distruggere il sistema patriarcale

Written by Sara Valmaggi.

Sara ValmaggiLa Regione si adoperi per distruggere il sistema patriarcale ancora diffuso anche nelle istituzioni. Questo l’appello che ho voluto lanciare oggi in aula nel corso del dibattito organizzato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.
Un’ispettrice delle Nazioni unite ha definito l’Italia un paese malato di patriarcato e ha trovato in questa condizione la causa prima della violenza sulle donne. Per questo la necessità ora è andare oltre la gestione dell’emergenza è promuovere un lavoro culturale per distruggere il patriarcato, ancora diffuso anche nelle istituzioni.
Regione Lombardia è nelle condizioni di farlo. Le risorse, anche grazie ai fondi stanziati dal governo nazionale, ci sono. Ora è essenziale una seria riflessione su come impegnarle, privilegiando quei centri antiviolenza e quelle case rifugio che operano al meglio, avendo maturato un ‘esperienza decennale e non quelli che agiscono più per markenting che per competenza e non sono in grado di offrire un serio sostegno alle donne.
Proprio i centri antiviolenza dovrebbero essere i primi interlocutori della Regione. Con loro e con i Comuni, soggetti attuatori della legge regionale di contrasto alla violenza sulle donne, dovrebbero essere costruite politiche concordate. La necessità, come era nello spirito della legge approvata nel 2012, è quella di un lavoro comune, che però nell’ultimo anno è venuto meno. Il rapporto della Regione con i centri antiviolenza e con i Comuni si è incrinato.
Il prossimo 11 dicembre è stato convocato il tavolo antiviolenza, che deve essere l’occasione per riaprire, come è già stato chiesto da 10 Comuni capofila delle reti antiviolenza, un’interlocuzione su due punti critici: la gestione sicura dei dati nel sistema del monitoraggio e lo stato di pubblico ufficiale delle operatrice dei centri, che imporrebbe loro l’obbligo di denuncia dei reati rendendo ancora più difficile il processo di accoglienza e sostegno delle donne e mettendone a rischio la sicurezza.

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