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La corsa ai campus delle università

Written by Associazione Democratici per Milano.

MilanoArticolo pubblicato da La Stampa.
A fare da apripista è l’Humanitas, con una struttura costruita in appena due anni. Ma l’inaugurazione del campus della quarta facoltà di medicina milanese prevista per stamattina, martedì 14 novembre, segna in realtà l’inizio di un nuovo corso per gli atenei milanesi, sempre più interessati a riprodurre all’ombra della Madonnina un modello di università di stampo angloamericano. Alla stessa idea darà forma nel giro di due anni anche la Bocconi, il cui campus è in costruzione sull’area dell’ex Centrale del latte.
Identico è pure l’orientamento della Statale, che appare decisa a trasferire il proprio polo scientifico nell’ex area Expo: nonostante i mugugni degli abitanti di Città Studi e (aspetto più rilevante) l’attuale mancanza di copertura finanziaria dell’operazione. Grandi spazi verdi, alloggi per gli studenti, collegamenti immediati col mondo del lavoro: a Milano anche le università si stanno trasformando, con l’obiettivo di diventare delle vere e proprie cittadelle del sapere.
Un campus all’americana - La struttura che sarà inaugurata oggi dinanzi al Capo di Stato Sergio Mattarella è un campus di venticinquemila metri quadrati, immerso nel Parco Sud Milano (ricade nel Comune di Pieve Emanuele) e pronto ad aprirsi agli ormai quasi mille studenti di medicina del più giovane ateneo italiano: dove tutti i corsi si tengono in inglese. All’interno sono state realizzate residenze per studenti (entro l’estate prossima saranno 240 i posti disponibili), laboratori, aule per lezioni frontali, spazi studio (individuali e di gruppo), aree sportive e ricreative. Ma la vera novità è rappresentata dal «simulation center» che s’estenderà per quasi mille metri quadri (sarà inaugurato il 22 novembre) e che permetterà agli aspiranti camici bianchi di «allenarsi» in una palestra virtuale che fungerà da supporto all’attività teorica. Al suo interno ci saranno quattro sale operatorie, tre regie multimediali, due ambulatori, una sala per le emergenze, un’aula microscopi e quattro sale per mettersi alla prova dal punto di vista clinico e chirurgico. Il nuovo campus è stato progettato dall’architetto Filippo Taidelli. La costruzione, il cui valore complessivo si aggira sui settanta milioni di euro, si avvale dell’importante contributo di una donazione privata: pari a 22 milioni di dollari, cifra mai registrata prima in questo ambito nel nostro Paese.
Un’opportunità per attrarre talenti da tutto il mondo - La scelta, effettuata nell’ottica di alzare l’asticella della qualità formativa offerta dalla struttura che sorge alle porte di Milano, era per l’Humanitas anche una necessità: soprattutto nell’ottica di ampliare il numero degli studenti fuorisede, finora costretti a fare i pendolari dalla città o a trovare una sistemazione a Rozzano. Lo stesso scopo si prefiggono la Bocconi (che però ha scelto di allargarsi in città) e la Statale. Negli ambienti accademici milanesi è diffusa la convinzione che, per rilanciare l’università italiana, convenga guardare alle eccellenze straniere, che ancora troppo spesso suonano come campanelle ammaliatrici per i ragazzi del nostro Paese.

Articolo pubblicato da Il Giorno
Giornata milanese per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato è arrivato in mattinata al centro congressi dell'Università Humanitas per assistere alla cerimonia di inaugurazione del nuovo Campus. In sala anche il sottosegretario Maria Elena Boschi, il ministro allo sviluppo economico Carlo Calenda, il sindaco Giuseppe Sala, il presidente Roberto Maroni e il prefetto Luciana Lamorgese. Insieme ai padroni di casa il presidente di Humanitas University Gianfelice Rocca e il rettore Marco Montorsi. Al termine dell'inaugurazione del nuovo Campus, tre edifici per 25 mila mq che ospiteranno 1.200 studenti, Mattarella si sposterà a Milano per visitare il Mudec, Museo delle culture. Poi, una sosta in prefettura per il pranzo, e nel pomeriggio una breve visita al Touring Club. A seguire intorno alle 17, Mattarella è atteso alla fondazione Feltrinelli dove visitera' la mostra "1917-2017 una storia europea chiamata rivoluzione".
Il nuovo campus dell' Humanitas University di Rozzano è dedicato alle scienze della vita. La struttura, di 25mila metri quadri per un investimento di 100 milioni di euro, si compone di tre edifici immersi nel verde e può ospitare 1200 studenti provenienti da 31 Paesi del mondo. La struttura sarà completata da una residenza universitaria di 8mila metri quadrati con 240 posti letto la cui apertura è prevista per l'estate 2018. Fiore all'occhiello del campus è il simulation lab, uno spazio altamente tecnologico a disposizione di studenti, specializzandi e professionisti della salute. "Non è un caso che questo campus sorga in una città e regione che è la culla delle life sciences. Lo abbiamo costruito in 18 mesi mossi dalla volontà di dotare i giovani di un luogo che li possa attrarre e far crescere", ha spiegato il presidente di Humanitas Gianfelice Rocca sottolinenando che Humanitas "ha contribuito a ricucire le periferie".
"La ricerca accompagna la nostra vita e continua a modificarne le condizioni, migliorandola: va alla caccia dell'ignoto e stimola nuovi passi in avanti", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'inaugurazione del nuovo Campus di Humanitas University, ateneo dedicato alle Life Sciences. E ancora: " Tra clinica e insegnamento da un lato e ricerca dall'altro c'e' un rapporto di inseparabilita' assoluta. La ricerca alimenta insegnamento e clinica, che a loro volta sollecitano la ricerca". Inevitabile, nel contesto, il richiamo alla candidatura che Milano ha avanzato per ospitare l'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, in procinto di abbandonare Londra, dopo la Brexit. Lunedì 20 novembre, tra l'altro, è attesa la decisione. "Confidiamo e speriamo che il successo di Milano sia pieno", ha detto Mattarella. In ogni caso, ha aggiunto, la candidatura ha dimostrato "l'impegno comune e convergenteper quanto riguarda questo obiettivo". "Questa vicenda, questo fronte, questo impegno - ha proseguito Mattarella - ha manifestato la possibilita' di una convergenza, di un impegno costante e comune di Governo, Regione e Comune per raggiungere un obiettivo che consentirebbe a questa citta' un ulteriore passo avanti nel protagonismo in Europa".
"Questo campus è un vanto per Milano anche e soprattutto perché non è un fiore nel deserto, ma è un'eccellenza che si inserisce in un ecosistema già molto dinamico". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo intervento all'inaugurazione del nuovo campus di Humanitas University a Rozzano (Milano). La nuova struttura all'avanguardia, ha proseguito Sala, si trova in un'area in cui convivono "tante realtà in sana competizione, sistemica e collaborativa". "Questo è un unicum in Europa. Milano è in Italia, profondamente radicata nel nostro Paese. Tutto questo è possibile ovunque, se facciamo leva sull'etica civile e sulla laboriosità", ha aggiunto il primo cittadino. Anche Sala ha parlato di Ema: "Facciamo un bell'incrocio di dita collettivo". "Qui conosciamo la legge del duro lavoro. Se vinceremo - ha aggiunto il sindaco - spero che nessuno farà la gara per prendersi il merito. Cosi' come spero che, in caso di insuccesso, non ci sia nessuno di quelli rimasti in panchina, che critichera' il lavoro fatto".

Articolo pubblicato da La Stampa.
Università, industria, impresa, accademia e start up. Tutte in un unico spazio, completamente riqualificato nel cuore del distretto digitale di zona Garibaldi Porta Nuova. «Milano Luiss Hub for makers and students» è l’ultimo progetto polifunzionale che approda in città per offrire ai giovani un luogo fisico dove fare imprenditoria, innovazione e manifattura 4.0. In 16 mesi di lavori e grazie al sostegno di Luiss, Fondazione Brodolini e ItaliaCamp, i due partner dell’hub, un’area industriale in via Massimo D’Azeglio 3, di circa 1.600 metri quadri, dismessa e in disuso da anni, è stata restaurata con grandi vetrate e muri bianchi e riconsegnata alla città con l’obiettivo di proiettare Milano in una dimensione ancora più internazionale.
«È la fotografia perfetta di quello che è la città e di quello che vuole continuare a essere», dice durante la presentazione venerdì 10 novembre il sindaco Beppe Sala. «La forza di questa città è la proficua collaborazione tra pubblico e privato che permette di riqualificare spazi e di essere più attrattiva per i giovani. Sono loro il motivo per cui continuiamo a prenderci dei rischi e desideriamo vincere». Una scommessa che inizia a dare i suoi frutti, considerati i 13.000 studenti universitari stranieri presenti a Milano, il 36% di ragazzi italiani fuori sede e i tanti milanesi che scelgono di restare nella propria città.
Emma Marcegaglia, presidente Luiss, non nasconde l’orgoglio e l’emozione nel veder realizzato questo hub, anche se precisa che non si tratta di uno sbarco dell’università romana a Milano ma solo di mettersi al servizio di una città proiettata nel futuro. «Questo luogo innovativo deve assolvere tre funzioni: dare spazio a un’alternanza scuola-lavoro concreta e proficua, fondamentale per il rilancio delle imprese italiane e per la formazione dei giovani, fornire competenze per fare manifattura 4.0 e garantire un incubatore di start up con cui dare supporto e finanziamenti alle nuove idee digitali».
Sul primo fronte il MilanoLuissHub ha già coinvolto 90 studenti delle superiori ma l’obiettivo è molto più alto: ospitare 1500 studenti di più di 20 licei lombardi. Il secondo elemento si inserisce nel progetto dell’Amministrazione Comunale di fare di Milano nuovamente un centro della manifattura, declinata secondo le nuove esigenze digitali e tecnologiche. «È un’enorme fonte di posti di lavoro», ricorda la presidenza di Eni. Infine le start up, da 30 a 50, che saranno ‘accelerate’ nei 280 mq della “Startup factory” di Luiss Enlabs e dai 160 mq di laboratorio del FabLab e dalla Teca.