Ho lavorato per l'unità

Quanto alla prospettiva per la sinistra di ricompattarsi in vista delle elezioni, "mi piacerebbe", dice Veltroni, "ma non ci scommetto". "Diciamo che l'assenza di conflitti personali aiuta l'unione mentre le rivalità lavorano per la divisione a prescindere dai contenuti". La destra più compatta? "Non ci conti troppo, le alleanze spurie non reggono, le divisioni a un certo punto pesano". "M5S, Lega, Fdi esprimono culture che hanno pieno diritto di cittadinanza nel dibattito politico. Nessuna di queste forze ha progetti dittatoriali", afferma Veltroni. "Quello che mi preoccupa è la continua evocazione della paura, un mostro facile da cavalcare ma difficile poi da governare. Vedo fattori destabilizzanti nella società, per questo faccio un richiamo alla politica, e al giornalismo, a elevarsi sopra la rissa". Ciò che oggi lo preoccupa di più, aggiunge, è il rischio di "precipitare nell'ingovernabilità, e leggi elettorali senza premio di maggioranza finiscono per garantirla". Veltroni allarga lo sguardo all'Europa: oggi, dice, la Ue "non ha un progetto e ha interrotto il proprio cammino". "Oggi c'è un tale caos che la situazione può sfuggirci di mano come accadde ai nostri nonni negli anni Trenta".