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Macchinosa la strada della Regione sui vaccini

Written by Sara Valmaggi.

Sara Valmaggi La strada scelta da Regione Lombardia per applicare il decreto vaccini è macchinosa e burocratica, con un carico di lavoro che grava tutto su genitori e scuole. Ci chiediamo come una Regione che si racconta eccellente in campo sanitario, non voglia investire per fornire direttamente ai cittadini le certificazioni necessarie, così come fanno altre Regioni. Nelle sue dichiarazioni sul piano predisposto per ottemperare al decreto vaccini l’assessore Gallera sembra ammettere che non ci sia sicurezza dei dati già in possesso delle strutture. E d’altronde, come è emerso dalle audizioni di mesi fa in Commissione sanità, la Lombardia non è dotata di una anagrafe vaccinale omogenea.
Anche il percorso di segnalazione delle inadempienze rischia di impantanarsi nelle diverse competenze di Asst e Ats. Su questo fronte, ad esempio, la Liguria sarà da subito in grado di fissare un appuntamento vaccinale ai genitori interessati. E cito una Regione che pure ha fatto ricorso contro il decreto, ma si è comunque impegnata per rendere più semplice la sua applicazione.

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