Milano si candida per l'Ema
Il luogo non è stato scelto a caso. Nel dossier italiano per l’Ema, infatti, uno di punti qualificanti è proprio la sede proposta per ospitare i circa 900 funzionari dell’Agenzia del farmaco: il Pirellone. Certo, la concorrenza non manca, ci sono oltre 20 città europee pronte a presentare la loro candidatura entro il 31 luglio. (Video della presentazione).
Nonostante l'agguerrita concorrenza, Gentiloni è convinto che il nostro Paese possa farcela: Quella di Milano e della Lombardia per ospitare l' Ema "è una candidatura competitiva, confido sul fatto che la competizione sia basata sulla qualità delle offerte e del territorio e non su strani criteri di riequilibrio geopolitico". "Penso che tutto il sistema Italia debba lavorare a testa bassa per questo obiettivo", ha aggiunto, spiegando che "presenteremo entro fine mese un dossier molto competitivo, come competitivo è il territorio della Lombardia, anche perchè si è messo a valore quello che il territorio poteva offrire, a cominciare dalla bellissima sede in cui ci troviamo", ovvero il Pirellone. "Ci troviamo di fronte alla possibilità che Ema si trasferisca in Italia, una grande opportunità. Per il Paese e per Milano e la Lombardia. Sappiamo che la competizione oggi tra Paesi e grandi aree territoriali si gioca sempre di più sulle eccellenze. E questo vuol dire capacità di attrarre lavoro, investimenti, imprese. Questa capacità è legata in parte ad organizzazione di grandi eventi: a volte si discute se sia giusto candidarsi ad ospitare l'Expo, o i Giochi Olimpici, ma l'esperienza dice che se si lavora bene sono straordinarie occasione di sviluppo per i territori. Ed è legato in parte alla "scelta di un territorio da parte di istituzioni o grandi imprese". Ma la candidatura meneghina è anche "una grande opportunità che Milano e l'Italia mettono a disposizione dell'Europa: senza falsa modestia possiamo dire che questa candidatura ha i requisiti per essere un'occasione per l'Europa: per le sinergie con l'Autorità per la sicurezza alimentare, e per il fatto che Milano e Lombardia sono uno dei motori dell'industria farmaceutica". Dunque quella per ospitare l' Ema "è una partita che l'Italia fa bene a giocarsi fino in fondo, in un momento in cui vediamo segnali di ripresa diffusi a livello nazionale, anche se più forti in alcune aree come Milano e la Lombardia. Milano è stata un po' il simbolo dell'Italia che sa risollevarsi, guardare al futuro, di essere attrattivi e di guardare anche alla coesione sociale e alla capacità di accogliere. Proprio per questo una nostra vittoria in questa campagna non sarebbe solo un grande risultato per Lombardia e Milano ma per l'Italia".
"Noi siamo convinti che Milano abbia veramente carte in regola" per vincere la sfida e portare a casa l'Agenzia del Farmaco. Queste le parole del sindaco Giuseppe Sala. La preparazione del dossier è stato "un esercizio che ci è servito per riflettere sul nostro valore. A volte siamo timidi, ma Milano ha le carte in regola, non so quante città possano dire lo stesso. Noi questa partita la vogliamo vincere. Abbiamo già portato a casa risultato lavorando insieme". Per Sala vincere la sfida sarebbe "una consacrazione internazionale per Milano a fronte di un percorso fatto in questi anni che è fatto di Expo, della visita di Obama e del sindaco di Chicago che sono rimasti meravigliati di quello che hanno visto". Sala ha concluso: "Noi continueremo a fare la nostra parte, ma ci aspettiamo che presidente del consiglio lotti come un leone per portarci a casa l'Ema".
Fonte: Il Giorno