Economia, Inchiesta Banche, Affari Costituzionali

Ora abbiamo davanti a noi la manovra correttiva, il Def e la prossima legge di Stabilità". "C'è stata una fase in cui alcuni, anche con argomenti seri, volevano votare presto. Ora mi pare sia passata, vedo una vasta condivisione dell'ipotesi di elezioni a scadenza naturale. Ma per arrivarci ci vogliono le condizioni politiche, dobbiamo evitare incidenti parlamentari. Fatti come il voto in commissione Affari costituzionali non aiutano". "Invece di essere un voto di coscienza, il voto segreto diventa sempre più un voto di manovra politica. In questo caso i senatori di gruppi avversari come M5S e Forza Italia, che in Aula e a voto palese litigano e si insultano, a voto segreto vanno nella stessa direzione. E’ una degenerazione del voto segreto".
“Alle primarie voterò Renzi. – prosegue Zanda - Per molte ragioni, ma una supera le altre: penso che l’Italia pubblica e delle istituzioni abbia uno straordinario bisogno di stabilità. Anche nei partiti, oltre che nel governo o in Parlamento. La stabilità vale più di qualche punto di Pil. E le cancellerie internazionali considerano affidabile un Paese a seconda se è più o meno stabile”.
“Anche se personalmente ho delle riserve ho votato a favore dell’istituzione della Commissione d’inchiesta sulle banche. Ma se devo scegliere fra le mie idee e la mia responsabilità di presidente del gruppo, che deve garantirne l’unità e la stabilità, scelgo la seconda”. Così il presidente dei senatori che poi aggiunge: “Mi auguro che riesca a operare senza faziosità né intenti politici. Certo il rischio che invece succeda esattamente questo è evidente, perché stiamo entrando in una fase turbolenta con quattro campagne elettorali una dopo l’altra: primarie del Pd, amministrative, le regionali in Sicilia e le politiche”.